Dormire poco è come essere ubriachi: il cervello va in tilt
11 Aprile 2016 - di Mari
LONDRA – Dormire poco è come essere ubriachi: gli effetti sul cervello sono gli stessi. E più passano le ore senza sonno, più il livello di “ebbrezza” aumenta. A dirlo è uno studio di Oxford University e Royal Society for Public Health, nel Regno Unito.
Gli esperti hanno rilevato in particolare che dopo 17 ore senza sonno la nostra mancanza di attenzione e difficoltà nella concentrazione è simile a quella dovuta agli effetti di un livello di alcol nel sangue dello 0,05 per cento. E dopo 24 ore senza dormire equivale a quella che si verifica con una concentrazione di alcol dello 0,1%, superiore ai limiti previsti per poter guidare.
Dalla pubblicazione arrivano anche dei consigli per chi ha problemi importanti di sonno, come ad esempio coloro che soffrono di insonnia, una patologia che si configura quando non si riesce a dormire per tre notti a settimana per almeno tre mesi.
Oltre ad alcuni farmaci come ad esempio le benzodiazepine, che però possono provocare dipendenza soprattutto se se ne fa uso per un lungo periodo, o la terapia cognitivo-comportamentale, vi sono alcune piccole ‘strategie’ che si possono adottare, come ad esempio quella di bere latte prima di andare a letto, perché da alcune ricerche condotte questo alimento sembrerebbe avere un effetto calmante e ristoratore. A nulla, invece, sembrano servire alcuni rimedi tramandati nella cultura popolare, come quello contare le pecore, che invece potrebbe avere l’effetto inverso, quello di tenere svegli.