Dormire poco fa perdere la memoria. E aumenta il rischio Alzheimer
6 Giugno 2015 - di Mari
BRASILIA – Dormire poco fa perdere la memoria. E aumenta il rischio di ammalarsi di Alzheimer. Tutto perché le ore passate a riposare non sono ore perse, come si potrebbe pensare. Non fanno bene solo al nostro corpo, ma anche al nostro cervello: durante il sonno, infatti, questo fa pulizia delle informazioni che non servono e immagazzina quelle che vanno ricordate.
Diversi studi hanno inoltre sottolineato che la relazione tra sonno e memoria è legata anche al morbo di Alzheimer. Questa malattia, infatti, è più diffusa tra chi ha quelle difficoltà di memorizzazione legate proprio alla scarsità di sonno. Del resto sono molte le ricerche che hanno mostrato come ad un aumento delle ore di sonno corrisponda un miglioramento della memoria.
In uno studio recente i ricercatori del Brain Institute of the Federal University of Rio Grande do Norte, in Brasile, hanno analizzato nei topi da laboratorio i livelli di una proteina associata al meccanismo dell’LTP, la long term potentiation. Questo meccanismo, spiega Daniele Banfi sulla Stampa, consiste in un aumento a lungo termine nella trasmissione del segnale tra due neuroni ed è alla base della memoria.
Monitorando il sonno delle cavie i ricercatori hanno scoperto che in assenza della proteina le informazioni non vengono immagazzinate. Al contrario, all’aumentare della proteina associata all’LTP, le informazioni vengono “stoccate” e ricordate.