Falafel sono salutari? Pregi e difetti
11 Febbraio 2020 - di Silvia_Di_Pasquale
I falafel sono delle polpette ottenute da una combinazione di un impasto con ceci (o fave), erbe, spezie e cipolla. Pur essendo un alimento ricco di ingredienti sani, molte persone si chiedono se sia davvero un piatto sano. Oggi è facile trovarle non solo nei ristoranti medio orientali, ma anche al supermercato come alternativa vegetale alla carne.
Come si legge sul sito HealhLine, una porzione da 100 grammi di 6 piccoli polpette di falafel contiene i seguenti nutrienti: calorie: 333, proteine: 13,3 grammi, carboidrati: 31,8 grammi, grassi: 17,8 grammi, fibra: 4,9 grammi, vitamina B6: 94% del valore giornaliero (Daily Value), manganese: 30% del DV, rame: 29% del DV, folato: 26% del DV, magnesio: 20% del DV, ferro: 19% del DV, fosforo: 15% del DV, zinco: 14% del DV, riboflavina: 13% del DV, potassio: 12% del DV.
Ma attenzione, il falafel viene comunque tradizionalmente fritto nell’olio, quindi il falafel acquistato nei ristoranti può essere ricco di grassi e calorie. Allo stesso tempo è una buona fonte di fibre e proteine vegetali, due sostanze nutritive che lavorano in sinergia per aiutarti a rimanere sazio più a lungo durante il giorno.
I legumi sono ottimi alleati della dieta per il potere saziante dato dalle proteine di cui sono composti, si abbinano facilmente a tutte le diete grazie al loro apporto di proteine e fibre. Il nome deriva dal latino “legumen” che probabilmente rimanda al verbo latino lègere ovvero “raccogliere”, riportandoci al gesto antico di cogliere i legumi coltivati. Il loro utilizzo risale a circa 20.000 anni fa, quando era parte integrante dell’alimentazione dei popoli orientali. Erano considerati molto preziosi e prelibati: basta pensare che nella Bibbia Esaù rinuncia al proprio potere per un piatto di lenticchie.