Farina integrale o di cocco? Le 5 alternative alla bianca
2 Agosto 2020 - di Silvia_Di_Pasquale
La farina è un alimento base della cucina perché serve per la preparazione di molti alimenti.
Sempre più persone stanno abbandonando o solo trascurando la farina bianca per altre alternative.
Vediamo alcuni tipi suggeriti dal sito Healthline, ricordando che il fatto che siano ingredienti diversi dalla bianca non significa che abbiano poche calorie o grassi.
La prima è la farina di cocco ottenuta macinando la polpa del frutto per arrivare a ottenere una polvere bianca e soffice.
Ha un sapore leggermente dolce che si presta a torte, biscotti, pane e altri prodotti da forno.
Ha 210 calorie per 64 grammi, contiene proteine, fibre, antiossidanti e una buona fonte di grassi.
Il grasso saturo di cocco è controverso perché c’è chi lo ritiene “veleno”, chi un grasso più salutare da quello che si può assumere dal cibo spazzatura.
La farina di mandorla si ottiene macinando i frutti secchi sbollentati.
E’ una buona fonte di magnesio, grassi insaturi omega-3, proteine vegetali e vitamina E.
Con 340 calorie per 56 grammi, questa farina avrebbe una migliore resistenza all’insulina, sarebbero alleata del colesterolo e della pressione sanguigna.
La farina di quinoa viene prodotta macinando la quinoa per ottenere una polvere fine. E ideale per dolci e pizza.
Con i suoi 200 grammi per 56 grammi è ricca di proteine, ferro, fibre e grassi insaturi.
La farina di grano saraceno è prodotta con grano saraceno macinato (200 calorie per 60 grammi).
Si usa per esempio negli spaghetti di soba giapponesi ed è una buona fonte di fibre.
Ma anche di proteine e micronutrienti come manganese, magnesio, rame, ferro e fosforo.
Infine c’è la farina integrale, che chi soffre di diabete conosce bene.
Viene prodotta macinando i chicchi di grano intero in polvere (a quella bianca viene tolta la crusca e il germe).
Con 200 calorie per 60 grammi, è una buona fonte di proteine, fibre e una varietà di vitamine e minerali.
Può essere usata in numerosi prodotti da forno e impasti, sebbene abbia una consistenza meno soffice della bianca.
Come sottolineato da una ricerca pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition i cereali integrali proteggono dal diabete poiché riducono i livelli di serotonina, ovvero il cosiddetto ‘ormone del buon umore’, prodotto in gran parte dall’intestino.