Farmaci, italiani usano sempre meno antibiotici e sempre più oppiacei

Farmaci, italiani usano sempre meno antibiotici e sempre più oppiacei

27 Gennaio 2015 - di Mari

ROMA – Gli italiani consumano sempre meno antibiotici ma sempre più antidepressivi e antidolorifici. In particolare sono aumentati coloro che fanno uso di oppiacei. A dirlo è una ricerca dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), che conferma, invece, al primo posto tra i medicinali più usati quelli per le patologie cardiovascolari e dell’apparato gastrointestinale.

Nei primi nove mesi del 2014 è diminuio il consumo di antibiotici, calato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 4%, con 21,2 dosi giornaliere consumate ogni mille abitanti. Le maggiori riduzioni sono state registrate in Liguria (-7,8%), Toscana (-7,0%) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (-6,8%), mentre i maggiori consumi per questo tipo di farmaci si rilevano in Campania, seguita da Puglia e Calabria. Le penicilline sono le categorie maggiormente impiegate. La spesa per antibiotici ha fatto segnare una riduzione, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del -3,8%.

Nel complesso sono cinque le categorie di farmaci più prescritte: i farmaci per il sistema cardiovascolare si confermano al primo posto per consumo ma, per la prima volta, vengono preceduti per spesa pubblica dai farmaci antitumorali. La seconda categoria più prescritta rimane quella dei farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo. I farmaci per il sangue si collocano al terzo posto per prescrizione e al quinto per spesa complessiva, e quelli per il sistema nervoso centrale si posizionano al quarto posto per prescrizione (gli antidepressivi sono la categoria più utilizzata). Tra i farmaci antidolorifici, invece, si registrano incrementi del consumo degli oppiacei. Nell’ambito dei farmaci per il sistema respiratorio, la quinta categoria più prescritta, gli antiasmatici sono i primi in termini di consumi

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