Fegato affaticato, 5 erbe per depurarlo in modo naturale
17 Ottobre 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Il fegato è un organo molto importante per il nostro organismo, che svolge numerose funzioni essenziali. Per questo è fondamentale mantenerlo sano e in salute, depurandolo ed eliminando scorie in eccesso. Bastano alcuni giorni in cui ci abbandoniamo a pasti troppo pesanti, cibi grassi e difficilmente digeribili, perché il nostro fegato si affatichi. In caso di mal di fegato o fegato affaticato, tutto il nostro organismo può risentirne con situazioni di malessere e disagio diffuso. Una alimentazione corretta e una dieta equilibrata, tuttavia, possono contribuire a mantenere il nostro fegato in salute. Secondo le linee guida, per depurare il fegato è utile prediligere alimenti ricchi di nutrienti e poveri di calorie come verdura e frutta, limitare il sale, i cibi ricchi di grassi e le cotture pesanti.
Oltre ad una alimentazione sana e mirata, per depurare il fegato è possibile usufruire delle proprietà disintossicanti di alcune erbe. Di seguito vedremo quali sono le 5 piante maggiormente diffuse in Italia utili per purificare l’organismo in modo naturale.
Tarassaco: Il tarassaco è molto diffuso in Italia. E’ stato dimostrato che le foglie di tarassaco possono essere usate per contribuire ad abbassare la pressione alta. Le foglie di tarassaco sono ricche di potassio, un minerale in grado di stimolare la diuresi e quindi in grado di espellere il sodio in eccesso. Per questo motivo, questa pianta apporta numerosi benefici anche ai reni. Aumentando l’urina, il tarassaco è in grado di influenzare il volume del sangue e l’equilibrio idrico nel corpo, facilitando la fuoriuscita di liquidi accumulati nei tessuti nonché di acqua dal sangue, riducendo così il volume totale del sangue (volemia). Questo cambiamento nel bilancio idrico porta a una diminuzione della ritenzione idrica ma soprattutto un abbassamento della pressione arteriosa. Gli effetti diuretici del tarassaco sono stati dimostrati anche in uno studio pubblicato nel 2009 e apparso sulla rivista Journal of Alternative and Complementary Medicine. I ricercatori hanno preso in considerazione alcuni volontari a cui è stato somministrato un estratto di foglie di tarassaco nel corso di 24 ore. Ogni 5 ore venivano misurate le uscite urinarie. Secondo i risultati, l’estratto di tarassaco ha aumentato significativamente la quantità di urina prodotta dopo ogni dose assunta. I risultati suggeriscono dunque che il tarassaco è un diuretico efficace. Oltre a ciò, tale erba facilita il deflusso di bile dal fegato all’intestino, svolgendo così un’ottima azione decongestionante e disintossicante.
Cardo mariano: Questa pianta dell’Europa meridionale e mediterranea è particolarmente adatta per proteggere il fegato e disintossicare l’organismo. Merito della silimarina, un complesso di sostanze flavoniche, dette flavanolignani, che ristabiliscono le funzioni del fegato agendo direttamente sulle membrane cellulari. Queste sostanze sono presenti nel frutto, nei semi e nelle foglie del cardo. Secondo una ricerca della Columbia University di New York, l’estratto del cardo mariano potrebbe ridurre l’infiammazione epatica nei bambini costretti ad affrontare cicli di chemioterapie per curare la leucemia linfoplastica acuta. Il cardo può essere assunto come integratore o come infuso o decotto. Vista la sua presenza di tiramina, però, è sconsigliato agli ipertesi.
Rosmarino: è uno dei rimedi naturali più efficaci per depurare il fegato. L’attività disintossicante del rosmarino non è dovuta solamente alla sua capacità di migliorare il lavoro del fegato e della cistifellea, ma anche alla sua potentissima azione antiossidante, che secondo molte ricerche è in grado di inibire l’anione superossido. Tra gli antiossidanti maggiormente presenti nel rosmarino abbiamo polifenoli come l’acido rosmarico, terpeni e triterpeni, acidi fenolici, flavonoidi come la diosmina e la nepitrina, vitamina C, e tannini.
Bardana: Le foglie e le radici di bardana sono ricche di inulina, polifenoli, e arctiopicrina, i composti principalmente responsabili delle sue proprietà diuretiche e depurative. Nello specifico, l’inulina è una fibra prebiotica che nutre i batteri amici dell’intestino, migliora la digestione, e aiuta ad alleviare la stitichezza. Inoltre, contribuisce ad aumentare la produzione della bile, che a sua volta favorisce la digestione dei grassi. I batteri nell’intestino si nutrono di inulina e producono acidi grassi a catena corta (SCFA), che favoriscono la perdita di grasso viscerale attraverso un aumento del metabolismo dei grassi, usando il grasso immagazzinato come fonte di energia.
Asparagi: depurativi e diuretici, gli asparagi sono perfetti per migliorare la salute del fegato. Sono costituiti al 90% di acqua, possiedono molte fibre, e grazie all’asparagina contenuta in essi rappresentano un ottimo diuretico. Questa pianta risulta molto utile non solo come depurativo naturale ma anche come digestivo e coadiuvante per trattare calcoli renali, gotta, idropsia, e reumatismi. Tuttavia, non bisogna esagerare con il loro consumo perché proprio per via dell’asparagina, gli asparagi possono causare irritazioni ai reni.