Fertilità maschile: una dieta ricca di soia può metterla a rischio
27 Luglio 2020 - di Claudia Montanari
Alcuni fattori di rischio potenzialmente impattanti sull’infertilità maschile sono al centro di una ricerca ricerca riguardante l’impatto dell’alimentazione sulla fertilità dell’uomo.
Mentre diverse diete e gruppi alimentari sono associati con sicurezza alla sterilità maschile, le prove che collegano alcuni fattori dietetici, tra cui i fitoestrogeni, alla qualità del seme sono ancora limitate e contraddittorie.
Il dr. Andrea Militello, noto andrologo di Roma e Milano, docente dell’Università Federiciana, spiega:
“Su questo argomento è stato condotto uno studio caso-referente sui partner maschi, di coppie che hanno tentato il concepimento con rapporti non protetti per 12 mesi o più senza successo. I partecipanti vengono da 14 cliniche di riproduzione assistita nel Regno Unito”.
Ben 1907 i partecipanti che hanno completato i questionari occupazionali, sullo stile di vita e sulla dieta prima di valutare la qualità del seme (in termini di concentrazione, motilità e morfologia).
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Nello studio, l’assunzione di cibo viene stimata stimata da un questionario di frequenza alimentare (FFQ) con 65 voci, relativo ai 12 mesi precedenti l’assunzione.
I fattori di rischio dietetici sono analizzati per bassa concentrazione motoria degli spermatozoi (MSC: <4,8 x106 / ml) e scarsa morfologia degli spermatozoi (PM: <4% morfologia normale).
“L’alto consumo di daidzeina (maggiore di 13,74 mg / die), un fitoestrogeno presente nei prodotti a base di soia, alterava la mobilità degli spermatozoi.
il Dr. Militello, che da poco ha aperto uno studio anche a San Marino, spiega:
I fattori di rischio dietetici riguardanti la morfologia mostrano invece che bere latte e mangiare carne rossa hanno un ruolo protettivo”.
“Fermo restando che sono molteplici i fattori dietetici associati alla qualità del seme che sono stati identificati, possiamo suggerire che la fertilità maschile potrebbe essere migliorata dai cambiamenti nella dieta. Evita l’eccessivo consumo di soia e aumenta il consumo di carne rossa nel periodo in cui cerchiamo una migliore spermatogenesi”.