Figli? Esame del sangue presto dirà fino a quando puoi averli
9 Novembre 2015 - di Mari
REGGIO EMILIA – I 30 anni sono passati, i 40 si avvicinano e voi sentite ticchettare l’orologio biologico che è in voi? Anche se non avete mai prima d’ora pensato di voler metter su famiglia, tutto ad un tratto vi assilla il pensiero che presto, probabilmente, non riuscirete più ad avere figli, oppure ci metterete mesi e mesi, e magari dovrete ricorrere alla fecondazione artificiale? Un semplice prelievo del sangue e uno screening presto potrebbe mettere fine a tutto questo. Sapere in anticipo fino a che età una donna potrà avere figli non sarà più un mistero.
Queste novità sono in materia di preservazione della fertilità sono state individuate dal professor Antonio La Marca, del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Spiega il professor La Marca:
“Nei Paesi industrializzati il 95% delle donne va in menopausa fra 44 e 56 anni ma l’infertilità inizia ben prima del suo arrivo”, spiega l’esperto. A contare è in primo luogo l‘età. Il numero di follicoli inizia a diminuire dalla nascita, tanto che a 30 anni le donne conservano solo il 12% dei follicoli iniziali e la loro diminuzione è correlata ad una minore possibilità di gravidanza”.
Tuttavia tra coetanee ci possono essere riserve ovariche molto diverse e un arrivo della menopausa in momenti diversi: a contribuire, istruzione, contraccettivi orali, alcol, fumo, chirurgia ovarica e chemioterapia. Per predire il rischio di infertilità con più precisione rispetto al solo parametro dell’età, si può utilizzare la misurazione dell’AMH (ormone Anti- Mulleriano), lo stesso attraverso cui è possibile sapere a che età una donna andrà in menopausa. Un marker che potrebbe rendere possibile, in futuro, uno screening ‘ad ampio raggio’, con cui fornire consulenza alle giovani donne.
Questo perché, come sottolinea il professor La Marca,
“sapere fino a quando si avrà tempo per avere un figlio potrebbe aiutare nel fare scelte di vita consapevoli. Ma potrebbe anche essere utile in chiave di prevenzione. La menopausa è collegata, infatti, al rischio di osteoporosi, patologie tumorali e cardiovascolari. Sapere prima se arriverà in anticipo può aiutare a prevenire queste malattie”