Filtri, vitamine e minerali, la protezione dal sole è su misura
14 Giugno 2023 - di Claudia Montanari
L’incidenza dei tumori della pelle è in continuo aumento ma lo sviluppo di nuove terapie e di tecniche diagnostiche permettono una gestione sempre migliore. La protezione dal sole resta però il cardine della prevenzione e, proprio come le cure, anche questa diventa sempre più ‘su misura’. Grazie alle numerose ricerche in ambito dermatologico sono stati sviluppati filtri solari adatti a ognuno.
A fare il punto è il congresso della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse, in corso a Napoli.
L’esposizione al sole è un fattore di rischio per tutti i tipi di tumori della pelle, come il melanoma o il carcinoma basocellulare. “Negli ultimi anni sono stati sviluppati – spiega Alessia Villani, Ricercatrice della Clinica Dermatologica dell’Università di Napoli Federico II – numerosi filtri solari, chimici e fisici. Vi è l’aggiunta di eventuali fattori protettivi come nicotinammide o vitamine”, come la C.
“Ci sono filtri con o senza fragranze, e con vari livelli di fotoprotezione; con o senza minerali come biossido di titanio e ossido di zinco, e con diversi metodi di somministrazione, come spray o creme. Vi sono inoltre prodotti specifici per pelle con macchie, cn acne o con rosacea. Tutto questo permette di avere una formulazione su misura per ognuno”.
Si ampliano anche le opzioni terapeutiche
Ad ampliarsi sono state anche le opzioni terapeutiche: si va dal semplice esame clinico all’uso del dermatoscopio, dal total body mapping alla cosiddetta Tac dei nei.
Inoltre, spiega Massimiliano Scalvenzi, direttore della scuola di specializzazione in Dermatologia della Federico II, “le tecniche di diagnosi non invasiva sono diventate sempre più precise, tra queste la microscopia confocale in vivo e la Line-field Confocal Optical Coherence Tomography che permettono di diagnosticare la natura di una lesione cutanea con un’accuratezza simile a quella di un esame istologico ma senza tecniche chirurgiche”.
Ci sono infine, conclude Scalvenzi, “nuovi farmaci che permettono la gestione di carcinomi cutanei inoperabili e melanomi avanzati, dall’immunoterapia fino alle terapie mirate, che permettono una gestione di tumori cutanei anche metastatici”.