ROMA – Fritto, attenzione a non esagerare: può provocare diabete di tipo 2 e patologie cardiovascolari. Ma per limitare i danni senza rinunciare del tutto al piacere si possono seguire alcuni accorgimenti: usare olio extravergine di oliva e cuocere per breve tempo, al massimo un’ora. Limitandosi, quindi, a consumare cibi fritti solo se fatti in casa secondo queste procedure.
Una ricerca pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition e condotta su centomila persone seguite per 25 anni ha dimostrato che il consumo di cibi fritti fa aumentare il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari e diabete alimentare. In particolare gli studiosi hanno osservato un incremento del 39% di diabete di tipo 2 e del 21% di malattie coronariche in coloro che mangiano fritti da quattro a sei volte alla settimana.
A rischio sono soprattutto coloro che consumano i fritti fuori casa. Nei ristoranti e nelle mense, infatti, spesso l’olio viene mantenuto ad alte temperature per diverse ore, anche per giorni. In questo modo si formano più prodotti di degradazione dell’olio che causano malattie e patologie varie.
Gli esperti suggeriscono quindi di mangiare fritti solo fatti in casa, in un olio riutilizzato al massimo una volta sola e a breve distanza di tempo. E per la frittura usare solo olio extravergine di oliva o olio di arachidi.
L'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella performance atletica. Che si tratti di sport agonistico o…
Un recente studio pubblicato su Nature Medicine ha evidenziato come la dieta tradizionale africana possa…
La semifinale di The Golden Bachelor ha riservato un colpo di scena inaspettato: Francesca, l’elegante…
Il digiuno intermittente continua a guadagnare popolarità come strategia per perdere peso, ma è davvero…
Nel cuore della Garfagnana, tra le maestose vette delle Alpi Apuane e il verde intenso…
L'attività fisica svolge un ruolo fondamentale nella gestione del diabete, aiutando a mantenere stabili i…