LOS ANGELES – Fumare cannabis non fa male al cervello degli adolescenti, o quanto meno non diminuisce il loro quoziente intellettivo. A confutare gli studi precedenti sullo “spinello” e sui possibili danni della marijuana sull’intelligenza dei ragazzi è uno studio della Loyola Marymount University di Los Angeles pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
I ricercatori americani hanno passato in rassegna i dati di due studi che hanno coinvolto un totale di 3.066 persone, sottoposte a test di intelligenza a 9 e a 12 anni d’età, cioè prima che iniziassero a fumare marijuana, e a 17 e 20 anni d’età.
I ricercatori hanno quindi analizzato gli eventuali cambiamenti nei punteggi dei test per verificare se quelli dei fumatori di cannabis fossero peggiori di quelli dei non consumatori. La maggior parte dei test non ha rivelato alcuna differenza tra i due gruppi, ma i consumatori di cannabis hanno ottenuto punteggi inferiori nei test su vocabolario e cultura generale.
I ricercatori si sono chiesti anche se chi aveva fumato più cannabis avesse punteggi peggiori rispetto a chi ne aveva fumato di meno. Ma neanche questa ipotesi è stata confermata: non è stata, infatti, rilevata alcuna differenza tra chi ha fumato di più e chi meno.
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