Fumare spegne l’ormone della fame. Ecco perché chi smette…
6 Settembre 2016 - di Mari
MILANO – Fumare fa davvero mangiare meno: spegne l’ormone dell’appetito, la grelina. Questa non è certo una scusa per fumare, ma la constatazione scientifica di un luogo comune molto diffuso. E la spiegazione del motivo per cui chi smette di fumare spesso tende ad ingrassare.
Fumare riduce l’apporto calorico, mediamente di 152 calorie ‘a pasto’, incidendo sull’ormone dell’appetito. Ecco perché smettere di fumare è spesso associato ad aumento di peso (studi evidenziano che si possono metter su anche 10 chili in 5 anni dall’ultima sigaretta fumata).
A dirlo è un piccolo studio presentato al congresso internazionale della European Respiratory Society (ERS) e condotto da Konstantina Zachari della università Harokopio di Atene.
Gli autori dello studio, che hanno seguito 14 fumatori, hanno riscontrato un effetto immediato della sigaretta sull’introito calorico, con una riduzione di 152 calorie ingerite mangiando ad libitum a un buffet ricco di leccornie dolci e salate.
Non è solamente una leggenda popolare, il fumo sembra aiutare a controllare il peso corporeo, tanto è vero che spesso è proprio l’apprensione di ingrassare che demotiva i fumatori a smettere, specie le donne che magari hanno iniziato a fumare da adolescenti.
Per cominciare a chiarire i meccanismi sottostanti i ricercatori hanno eseguito un doppio esperimento: in una prima fase i partecipanti dovevano astenersi dal fumare per un giorno, nel secondo potevano fumare. In entrambi i casi i partecipanti sono stati invitati a mangiare a piacimento a un buffet. Ebbene il loro introito calorico risultava mediamente ridotto di 152 calorie quando i volontari avevano fumato prima di presentarsi al buffet. Con prelievi di sangue i ricercatori hanno constatato che alla sigaretta corrisponde una riduzione della concentrazione dell’ormone dell’appetito, la grelina.