Fumi in auto? Se ti fermano ti fanno il test…di gravidanza!
16 Ottobre 2015 - di Daniela Lauria
ROMA – Presto sarà vietato fumare in auto in presenza di bambini e donne in gravidanza. Ce lo prescrive il medico Europa e ce lo ordina il Consiglio dei ministri che lo scorso 12 ottobre ha dato il via libera al decreto di recepimento della direttiva Ue sul tabacco. Con il beneplacito del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che subito dopo ha twittato entusiasta: “Il decreto sarà in vigore entro Natale“. Quel che perplime però sono le modalità di applicazione del divieto. Specie per le fumatrici.
In Gran Bretagna, dove il provvedimento è già in vigore da ottobre, le forze dell’ordine hanno già fatto sapere che, per ora, ogni intento punitivo verso i possibili trasgressori è escluso. Ma in Italia, la fantasia (leggi perversione) del legislatore fa quasi sorridere. Almeno stando a quanto scrive Serena Gana Cavallo su Italia Oggi. Sì perché per le donne in attesa di bebè, scrive Italia Oggi, “diventerà obbligatorio poter esibire un test effettuato da non più di due mesi”. Cioè ogni donna incinta che sale in auto dovrà certificare, nero su bianco, al conducente il proprio stato interessante, che dovrà prenderne nota per evitare infrazioni. Ma non è finita qui: se alla guida dell’auto c’è la stessa donna, potrebbe trovarsi nella condizione di dover esibire, a richiesta dei vigili, un improbabile “certificato di non gravidanza“. Se sprovvista di tale certificato, i vigili procederanno ad “effettuare sul posto il test con opportuno kit fornito insieme a quello per il tasso alcolico”.
Lo scenario è raccapricciante: in pratica, vedremo file di donne accovacciate sul ciglio della strada per urinare su apposito bastoncino, al cospetto di vigili-ginecologi? Non si capisce poi quali fumatrici dovranno subire la pubblica umiliazione e quali no? Come faranno, ad esempio, i vigili-ginecologi a riconoscere le presunte mamme fumatrici dalle fumatrici in sovrappeso? E soprattutto, se la presunta gestante fosse ancora inconsapevole della piccola vita che porta dentro di sé? La prospettiva è quantomeno surreale e rassicura il fatto che non sarà facile per gli agenti nel pieno del traffico, cogliere in castagna le potenziali vittime.