ROMA – Fumo, diabete, obesità, colesterolo alto, sedentarietà e dieta scorretta non fanno male solo alla salute, ma anche al cervello: lo invecchiano prima e ne diminuiscono la funzionalità. I primi segnali si possono vedere già a 35 anni.
Uno studio di Hanneke Joosten dell’Università di Groningen, in Olanda, pubblicato sulla rivista Stroke. I ricercatori hanno seguito 3.778 persone di 25-82 anni. Volevano dimostrare che i fattori di rischio cardiovascolari (fumo, obesità, diabete, colesterolo alto,…) fanno male anche al cervello con effetti che si vedono già in giovane età.
Gli esperti hanno misurato il rischio cardiovascolare del campione e i loro fattori di rischio cuore, poi hanno sottoposto i partecipanti a una serie di test cognitivi e mnemonici per valutare agilità e stato di salute del loro cervello. E’ emerso che coloro che avevano un rischio cardiovascolare maggiore, presentavano una funzionalità cerebrale ridotta del 50% rispetto a persone a basso rischio cuore.
Per di più rispetto ai non fumatori, coloro che fumavano fino 15 sigarette al giorno totalizzavano un punteggio ai test inferiore mediamente di 2,41 punti. Coloro che fumavano 16 o più sigarette al giorno, un punteggio inferiore di 3.43 punti sia ai test cognitivi sia a quelli di memoria. I fattori di rischio più nocivi per il cervello sono risultati il fumo e il diabete.
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