Fumo nemico della bellezza femminile: pelle rugosa e capelli più radi
21 Maggio 2018 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – Il fumo è nemico della bellezza femminile. Non solo rende la pelle opaca, grigiastra e meno elastica, ma anche i capelli più radi. Smettere di fumare può dunque fare bene alla salute, anche dal punto di visita estetico. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]
Eliminare questo vizio non sempre è possibile. Ecco perché scegliere prodotti alternativi alle tradizionali ‘bionde’, siano essi e-cig o prodotti a tabacco riscaldato, può contribuire a ridurre i danni causati dall’esposizione al fumo.
Questo uno dei temi al centro del 39/mo Congresso nazionale di Medicina Estetica (Sime) che si è chiuso ieri a Roma.
“E’ importante che a un congresso di medicina estetica si parli anche di questo – afferma Nadia Fraone, vicedirettore della Scuola di Medicina Estetica dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma e consigliere Sime – perché le donne vengono a chiederci di riparare a questi danni. Ma la soluzione sarebbe nelle loro mani se imparassero a ridurre il fumo!”. Studi scientifici concordano nel dimostrare che il fumo riduce i meccanismi di riparazione della pelle, riduce la sintesi del collagene e dell’elastina. “Determina poi – spiega l’esperta – una vasocostrizione che rende la pelle più opaca e più irritabile.
E, inoltre, comporta una diminuzione delle scorte di vitamina A, necessaria ai processi riparativi della cellula del derma”.
Le conseguenze?
“Il colore della pelle diventa grigiastro, aumentano le borse intorno agli occhi e le rughe intorno alla bocca”. Inoltre “nelle donne questi effetti sono maggiori rispetto agli uomini”. I primi danni estetici “sono visibili già dopo un decennio”, precisa Fraone, “e la degenerazione delle strutture del derma è progressiva”. Gli effetti “sono proporzionali al numero di sigarette fumato, mentre smettere ha conseguenze positive evidenti sin dai primi mesi”.
Quindi “abbandonare le sigarette almeno per vanità può essere una buona occasione per far del bene a tutto l’organismo”. L’impatto sulla salute pubblica di un messaggio come questo, conclude, “potrebbe rivelarsi più efficace rispetto a slogan ad effetto shock che spesso non raggiungono gli obiettivi prefissati”. (Ansa).