Glaucoma, chi vive con un gatto è più a rischio
17 Maggio 2015 - di Mari
LOS ANGELES – Una brutta notizia per gli amanti dei gatti, una buona per gli amanti dei cani: vivere con un piccolo felino domestico può aumentare (ma di poco) il rischio di glaucoma (una malattia degli occhi che può portare alla cecità), che invece viene ridotto dalla presenza di un cane.
La scoperta arriva da uno studio dell’Università della California di Los Angeles. Gli scienziati hanno scoperto che le persone che ricevono una diagnosi di glaucoma hanno “livelli significativamente elevati” di immunoglobuline E, un tipo di anticorpo allergico prodotto dal corpo come risposta alla presenza di gatti e scarafaggi, e che si trova in livelli elevati nelle persone che soffrono di febbre da fieno e asma.
Questo studio americano suggerisce che il sistema immunitario gioca un ruolo nel glaucoma, malattia che spesso colpisce entrambi gli occhi e che si sviluppa quando il fluido prodotto costantemente dall’occhio non riesce a defluire correttamente e si accumula, facendo pressione nel bulbo oculare. In questo modo si rischiano danni al nervo ottico, che collega l’occhio al cervello, e alle fibre nervose della retina, con conseguenze che possono portare alla cecità.
Secondo i ricercatori, la differenza di allergeni di gatti e scarafaggi rispetto a quelli dei cani può avere effetti diversi, probabilmente perché i cani passano più tempo all’aria aperta.