L'uso regolare di Internet può ridurre il rischio di demenza

Guardare la tv aumenta il rischio di demenza

24 Agosto 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Guardare la tv aumenta il rischio di demenza, mentre stare al pc potrebbe aiutare a proteggersi dalla malattia. E’ quanto suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti per 12 anni su 150.000 persone nel Regno Unito di età pari o superiore a 60 anni. Coloro che hanno sviluppato la demenza hanno guardato tre ore e 24 minuti di TV al giorno. Scrivendo negli Atti della rivista National Academy of Sciences, il professor David Raichlen della University of Southern California ha dichiarato: “Rispetto a meno di due ore, quattro ore di TV erano associate a un aumento del 20% del rischio di demenza. Rispetto al mancato utilizzo del computer, un’ora è stata associata a una diminuzione del 25 per cento”.

Gli autori dello studio hanno affermato: “I comportamenti sedentari, come guardare la televisione o usare un computer, occupano gran parte del tempo libero degli adulti e sono collegati a un aumento del rischio di malattie croniche e mortalità. Abbiamo studiato se i comportamenti sedentari sono associati alla demenza per tutte le cause indipendentemente dall’attività fisica. I nostri risultati aiutano a chiarire le associazioni del comportamento sedentario con la salute del cervello e suggeriscono che non è il tempo trascorso seduto in sé, ma il tipo di contesto che è associato al rischio di demenza. Ridurre la visione cognitivamente passiva della TV e aumentare i comportamenti sedentari cognitivamente attivi sono obiettivi promettenti per ridurre il rischio di malattie neurodegenerative”.

In Italia 1,2mln persone con la demenza, 60% ha l’Alzheimer.

La demenza colpisce oltre 55 milioni di persone in tutto il mondo, con un nuovo caso ogni 3 secondi. In Italia si stima colpisca oltre 1, 2 milioni di persone, che diventeranno 1,6 milioni nel 2030. Diverse le possibili cause ma la più comune, nel 60-70 per cento dei casi, è l’Alzheimer, malattia che interessa in genere le persone anziane, ma può avere anche un esordio giovanile. I sintomi di Alzheimer e demenza possono includere perdita di memoria, difficoltà nel capire cosa dicono le persone, difficoltà nell’eseguire compiti quotidiani, cambiamenti di umore. Il risultato finale sono disabilità e perdita della propria indipendenza. Foto di Silvia da Pixabay.

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