Salute

Mangiare un hot dog potrebbe costarci 36 minuti di vita sana

Mangiare un hot dog potrebbe costarci 36 minuti di vita sana, le ali di pollo 3,3 minuti, mentre le arachidi salate e il salmone al forno potrebbero farci guadagnare rispettivamente 26 e 16 minuti.

E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Food e condotto dall’esperto di salute ambientale Olivier Jolliet dell’Università del Michigan e dai suoi colleghi.

Meno hot dog, più frutta e verdura.

Gli studiosi suggeriscono che sarebbe auspicabile far passare il 10% del nostro apporto calorico giornaliero da manzo e carni lavorate a un mix di frutta, legumi, noci, frutti di mare selezionati e verdure.

Questo potrebbe consentirti di guadagnare 48 minuti in più di vita sana al giorno.

“L’urgenza di cambiamenti nella dieta per migliorare la salute umana e l’ambiente è chiara”, ha affermato il professor Jolliet, come si legge sul Daily Mail.

“I nostri risultati dimostrano che piccole sostituzioni mirate offrono una strategia fattibile e potente per ottenere significativi benefici per la salute e l’ambiente, senza richiedere drastici cambiamenti nella dieta”.

I ricercatori hanno classificato i diversi cibi con un sistema a semaforo rosso-verde-giallo in base alle loro prestazioni nutrizionali e ai costi ambientali dell’alimento.

I cibi “verdi” come verdure coltivate in campo, frutta, legumi, noci, alcuni tipi di frutti di mare e cereali integrali sono risultati benefici dal punto di vista nutrizionale e hanno un basso impatto ambientale.

Il team ha poi consigliato di ridurre gli alimenti “rossi”, come carni lavorate, manzo, maiale e agnello, che tendevano a presentare svantaggi nutrizionali, principalmente la carne lavorata.

“In generale, le raccomandazioni dietetiche mancano di una direzione specifica e attuabile per motivare le persone a cambiare il loro comportamento”, ha affermato l’autrice dell’articolo ed esperta di salute ambientale Katerina Stylianou.

Quanta carne mangiare a settimana.

Elena Dogliotti, membro della supervisione scientifica di Fondazione Umberto Veronesi, ha provato a fare chiarezza spiegando:

“La quantità di una porzione di carne dovrebbe essere compresa tra 70 e 100 grammi, considerando di avere di fronte un bambino o un adulto”.

“Quanto alla frequenza di consumo, non si dovrebbe andare oltre le 3-4 volte a settimana, cercando di prediligere le carni bianche”.

Per le carni lavorate “vale la pena di rispettare il limite di 50 grammi alla settimana”. Foto di PublicDomainPictures da Pixabay.

Silvia_Di_Pasquale

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