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Ictus: lo smog è tra le cause principali

WELLINGTON – Ictus: lo smog è tra le cause principali. Tre casi su quattro di ictus nel mondo sono causati da stili di vita sbagliati, e potrebbero essere prevenuti cambiando la propria quotidianità. Sotto accusa, in particolare, lo smog. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Lancet Neurology e condotto da Valery Feigin della Auckland University of Technology in Nuova Zelanda.

Adottare abitudini sane come smettere di fumare, mangiare frutta e verdura e fare sport può prevenire a livello globale ben tre ictus su quattro nel mondo. Ma anche lottare contro l’inquinamento potrebbe abbassare il tasso di incidenza di ictus, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Anzi, per la prima volta smog e inquinamento domestico sono riconosciuti come uno dei principali fattori di rischio a livello globale.

L’ictus consiste in un danno al cervello dovuto nella stragrande maggioranza dei casi all‘occlusione di un vaso sanguigno che irrora il cranio (ictus ischemico). Ogni anno colpisce circa 15 milioni di persone nel mondo. Di questi, circa 6 milioni muoiono e circa 5 milioni restano con disabilità permanenti quali perdita della vista o della capacità di parlare o paralisi.

Gli esperti hanno tracciato la mappa dei fattori di rischio più importanti per l’ictus e stimato il loro impatto in termini di anni di vita trascorsi con disabilità post-ictus. Da questa mappa sono emersi i dieci fattori di rischio più importanti:

  1. Pressione alta
  2. Alimentazione povera di frutta
  3. Sovrappeso e obesità
  4. Dieta troppo ricca di sodio
  5. Fumo
  6. Dieta povera di verdure
  7. Inquinamento ambientale
  8. Inquinamento domestico (da biomasse)
  9. Dieta povera di cereali integrali
  10. Glicemia elevata.

Sempre a livello globale seguono in ordine di importanza la sedentarietà, problemi renali, consumo di alcolici. Se si guarda ai fattori di rischio per le diverse aree geografiche si vede che ad esempio in Europa occidentale la classifica dei fattori di rischio è dominata nell’ordine da pressione alta, sovrappeso e/o obesità, dieta povera di verdure, dieta povera di frutta, fumo.

Una scoperta sorprendente è che quasi un terzo (29,2%) della disabilità globale associata all‘ictus può essere ricollegata all’inquinamento ambientale e domestico.

Il fattore di rischio la cui preponderanza è aumentata di più dagli anni 90 ad oggi è una dieta ricca di bevande zuccherate. Il fattore di rischio che a livello globale ha perso importanza più di tutti, invece, è il fumo passivo. Tutto questo ha un significato molto importante, perché vuol dire che tre casi di ictus su quattro possono essere evitati semplicemente adottando uno stile di vita più sano.

 

 

Mari

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