Infarto, un braccialetto ci proteggerà
11 Febbraio 2014 - di Mari
ROMA – Un braccialetto che ci dice se stiamo rischiando di fare un infarto: un’idea che potrebbe salvare milioni di vite, nata da un progetto del trentaduenne Alberto Ranieri De Caterina, cardiologo e dottorando della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa a cui la Fondazione Lilly ha assegnato l’annuale borsa triennale di 210mila, ci riferisce Giuseppe Del Bello su Repubblica.
Il dispositivo non costa molto e non ha alcun rischio. Si tratta di un braccialetto gonfiabile (in realtà un manicotto da sfignomanometro, che si usa per misurare la pressione) che viene viene riempito e svuotato d’aria ciclicamente, a distanza di 5 minuti, per indurre uno stimolo protettivo.
Il meccanismo è stato testato su 120 pazienti, è applicabile su pazienti in attesa di angioplastica, in ospedale o anche in ambulanza durante il trasporto, e ha dimostrato di poter ridurre del 30% le conseguenze di un attacco ischemico.