Infarto e ictus, sole protegge il cuore delle donne che fumano
22 Maggio 2016 - di Mari
STOCCOLMA – Un po’ di sole fa bene, soprattutto se si fuma. E soprattutto per le donne, esporsi al sole riduce il rischio cardiovascolare (quindi le probabilità di infarto e ictus) e aumenta la sopravvivenza media. E’ quanto rivela uno studio svedese condotto su 30mila donne e appena pubblicato sulla rivista Journal of Internal Medicine.
Il merito sarebbe della vitamina D, che viene prodotta in maggiore quantità se ci si espone al sole, soprattutto sul viso e sulle mani.
Lo studio è iniziato nel 1990 e ha coinvolto donne svedesi di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Dalla ricerca è emerso che le donne che si espongono al sole hanno un rischio minore di eventi cardiovascolari come infarto ed ictus e sopravvivono più a lungo, 0.6-2.1 anni in più per la precisione.
Ma non è finita qui. Esporsi al sole compensa gli effetti dannosi del fumo di sigaretta. I benefici sono da mettere in rapporto col fatto che la pelle esposta al sole produce maggiori quantità di vitamina D.
Secondo la ricerca la vitamina D non è l’unica sostanza benefica prodotta dalla pelle dopo esposizione al sole. Le cellule della pelle producono beta endorfine che sono responsabili del senso di piacere e appagamento e forse pure della dipendenza che diverse persone provano nell’esporsi al sole o ai raggi ultravioletti artificiali.
La pelle stimolata dal sole rilascia inoltre ossido nitrico che è in grado di abbassare la pressione arteriosa. In effetti, le persone con ipertensione moderata che si espongono ai raggi ultravioletti migliorano la loro ipertensione. Ma c’e un altro lato della medaglia: se l’esposizione al sole è eccessiva, favorisce l’invecchiamento cutaneo e lo sviluppo di tumori della cute come epiteliomi o melanomi. Quindi è sempre bene non esagerare.