Infarto, l’orzo aiuta a riparare il cuore
30 Settembre 2014 - di Mari
PISA – Dopo un infarto l‘orzo può aiutare a riparare il cuore: merito del beta-glucano idrosolubile, una sostanza che stimola la formazione di nuovi vasi sanguigni quando si è in presenza di uno stress ossidativo. Questo cereale può così rivelarsi un alleato per le persone che hanno subito un attacco cardiaco. E’ quanto ha scoperto uno studio della Scuole Superiore Sant’Anna di Pisa pubblicato sul Journal of Cellular and Molecular Medicine.
Normalmente nelle persone adulte il cuore non si ripara facilmente. L’endotelio che riveste le coronarie difficilmente genera nuovi vasi in un cuore che ha subito un infarto. Questa scarsa capacità “angiogenica” delle cellule dell’endotelio è anche alla base della scarsa capacità auto-riparativa del cuore adulto.
Ma dalla natura arrivano dei rimedi, come appunto l’orzo. Spiega Vincenzo Lionetti, autore principale dello studio:
“Fino a oggi non era noto se un’aumentata espressione dell’enzima “Manganese superossido dismutasi” (MnSOD) nelle cellule endoteliali mature riuscisse a incrementare la capacità di generare nuovi vasi sani, senza richiedere l’intervento di cellule progenitrici endoteliali o di cellule staminali, e se questo risultato fosse possibile conseguirlo mediante il trattamento con composti naturali di tipo vegetale. Invece, la natura spesso offre i rimedi per molte malattie, come il danno cardiaco da infarto, ma occorre cercarli. I risultati incoraggiano lo sviluppo di nuovi approcci rigenerativi e anti-invecchiamento di tipo nutraceutico”.