Infarto, un frutto al giorno riduce il rischio
7 Aprile 2016 - di Mari
LONDRA – Una mela al giorno toglie davvero il medico di torno. Ma non solo una mela: anche una pera, una arancia o una pesca. Bastano cento grammi di frutta fresca al giorno, infatti, per ridurre il rischio di infarto di un terzo.
A dirlo è uno studio condotto per sette anni seguendo mezzo milione di persone, cittadini e contadini cinesi, sia di sesso maschile sia di sesso femminile.
Dallo studio, condotto dai ricercatori dell’Università di Oxford, è emerso che mangiare almeno cento grammi di frutta fresca ogni giorno riduce il rischio di attacchi cardiaci. I ricercatori britannici hanno condotto lo studio in Cina perché lì la consuetudine di mangiare frutta fresca è molto meno diffusa che in Europa o negli Stati Uniti, spiega il quotidiano britannico The Daily Mail.
Il professor Huaidong Du, autore dello studio, ha spiegato: “L’associazione tra il consumo di frutta e il rischio cardiovascolare sembra più forte in Cina, dove tutt’oggi solo poche persone mangiano frutta fresca rispetto ai Paesi più ricchi”.
La frutta è fonte di vitamine, potassio, fibre, antiossidanti e vari composti utili per l’organismo, e contiene poco sodio e poche calorie. I ricercatori hanno anche notato che le persone che mangiano regolarmente frutta hanno livelli di pressione sanguigna e di colesterolo più bassi e solitamente non fumano. E questo sia che si tratti di donne sia che si tratti di uomini.
Il professor Zhengming Chen della Oxford University, tra gli autori dello studio, ha aggiunto: “E’ difficile sapere se il rischio più basso di patologie cardiache sia dovuto proprio ad un effetto protettivo della frutta. Ma se così fosse un maggior consumo di frutta in Cina potrebbe prevenire circa mezzo milione di morti per attacchi cardiaci l’anno, di cui 200mila avvengono prima che il paziente abbia compiuto i 70 anni”.