Influenza, cibo trasformato e fritto potrebbe peggiorarla
9 Aprile 2019 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – Un additivo presente nel cibo trasformato e fritto fa peggiorare l’influenza. L’antiossidante poco conosciuto, che si trova in prodotti come carne congelata e disidratata e alimenti trasformati, sopprime la risposta immunitaria del corpo alle infezioni. E’ quanto si legge sul sito Eureka Alert., citato dall’Independent.
Secondo i ricercatori americani, l’additivo, il butilidrochinone terziario (TBHQ), noto anche come E319, non aumenterebbe solo la gravità dei sintomi influenzali, ma potrebbe arrivare a ridurre l’efficacia del vaccino antinfluenzale. E319, che è vietato in alcuni paesi, è più comune negli alimenti ad alto contenuto di grassi, per i quali è usato come conservante.
Come ricorda L’Indipendent, in Europa è consentito nel latte in polvere per alcuni tipi di prodotti. Poi: “grassi e oli per alimenti trattati termicamente; olio e lardo per friggere, olio di pesce, carne di manzo, pollame e grasso di pecora; grasso per friggere; noci lavorate, burri e spalmabili; patate disidratate; miscele per dolci; carne disidratata trattata termicamente; minestre disidratate e snack a base di cereali”. Allo stesso tempo sembra che quantità siano minime, appena siano appena percettibili.
“Se si ottiene un vaccino, ma parte del sistema immunitario non impara a riconoscere e combattere le cellule infettate da virus, allora questo può rendere il vaccino meno efficace”, ha detto Robert Freeborn, uno studente di dottorato della Michigan State University. “I nostri studi hanno dimostrato che i topi con una dieta TBHQ avevano una risposta immunitaria indebolita all’infezione influenzale. (…) In definitiva, questo ha portato a sintomi più gravi durante una successiva infezione influenzale”. (Link Independent).