Inquinamento da mezzi pesanti, in Europa uccide 350mila persone
6 Marzo 2013 - di Mari
BRUXELLES – Ogni anno in Europa 350.000 persone muoiono prematuramente per cause legate all‘inquinamento, che provoca anche tre milioni di giorni di assenza dal lavoro. Insomma, una vera e propria situazione di emergenza.
L’allarme è stato lanciato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea), che punta il dito contro i costi ‘nascosti’ o secondari dell’inquinamento stradale.
Sotto accusa finisce proprio il trasporto su strada, che solo in Italia costa in termini di salute 15,5 miliardi di euro complessivi, di cui 7,2 miliardi per colpa dei mezzi pesanti.
Le aree più colpite sono quelle urbane, e su 33 città europee Milano si aggiudica lo spiacevole terzo posto in classifica, dopo Zurigo e Bucarest, per costo dell’impatto dei camion per km (0,107 euro per i mezzi Euro III e 0,064 euro per i mezzi Euro IV).
Complessivamente in Europa il danno dalle emissioni inquinanti degli automezzi pesanti ammonta a 43-46 miliardi di euro all’anno, quasi la metà dei circa 100 miliardi di euro pagati per l’inquinamento atmosferico causato da tutte le modalità di trasporto.
La maggior parte degli autocarri usa il gasolio, che è più inquinante rispetto alla benzina e genera emissioni considerate cancerogene dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. Gli automezzi pesanti sono anche responsabili del 40-50% dell’inquinamento da ossido di azoto (NOx), che insieme alle microparticelle sottili (Pm 2.5) possono provocare malattie respiratorie, cardiovascolari e altri problemi di salute.