ROMA – Gli integratori di vitamine e minerali non abbassano il rischio di cancro e di patologie cardiovascolari. Lo rivela uno studio del Kaiser Permanente Center for Health Research a Portland in Oregon, pubblicato sugli Annals of Internal Medicine.
I ricercatori americani hanno riesaminato un’ampia mole di dati raccolti in 26 studi precedenti condotti sul tema a partire dal 2005. Il risultato? Non ci sono differenze rilevanti nei tassi di mortalità per cancro e malattie cardiovascolari tra coloro che assumono integratori e coloro che non li assumono.
Il maxi studio americano è stato finanziato dalla Preventive Services Task Force (USPSTF), l’ente che si occupa delle linee guida dei sistemi sanitari e dei medici. Grazie a quest’analisi sono state emanate nuove raccomandazioni sull’uso di integratori multivitaminici e minerali, per i quali ogni anno negli Stati Uniti si spendono 12 miliardi di dollari.
La discussione sull’utilità o meno di questi integratori che vanno per la maggiore non è nuova. Già in passato alcuni studi avevano messo in guardia evidenziando che, per esempio, il betacarotene può fare addirittura male a chi è già a rischio di tumore al polmone, come i fumatori.
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