Nausea, crampi, gonfiore addominale? Può essere un caso di intestino irritabile. Qualche consiglio
5 Ottobre 2012 - di Mari
ROMA – E’ una delle patologie più diffuse: la pancia gonfia, dolori addominali, stitichezza. E’ l’intestino irritabile. Spesso è causato da uno stile di vita non molto regolare, da troppo alcol, o da un’alimentazione poco sana, o, al contrario, troppo ricca di frutta e verdura, e quindi di fibre, che fanno gonfiare l’intestino. Anche lo stress non aiuta.
Ma se si soffre di gonfiore addominale, crampi o nausea, è meglio che stiate attenti a quello che il vostro corpo vi sta dicendo. Anche perché spesso questa patologia può portare alla gastroenterite, infiammazione simultanea di intestino e stomaco.
Spesso l’intestino irritabile si manifesta in corrispondenza del ciclo mestruale, perché in questo periodo gli ormoni produttivi aumentano, influendo negativamente sul colon e causando quindi un’irritazione dell’intestino.
Se nei casi più gravi è importante rivolgersi ad un medico, in quelli meno gravi può bastare correggere le proprie abitudini alimentari.
Ci sono dei cibi che possono irritare l’intestino. Per esempio il latte, a differenza dei suoi derivati come lo yogurt e i formaggi, o il tè e il caffè, irritanti per la caffeina e la teina che stimolano lo stomaco.
Andrebbero evitate anche le bibite gassate o gli alcolici, le spezie e i fritti.
Non si pensi però che la verdura fa sempre bene: contenendo molte fibre fermenta, e quindi gonfia. E meglio quindi non esagerare.
Un’altra abitudine che va evitata è quella di masticare gomme o caramelle. In questo modo, infatti, spesso si inghiotte anche molta aria che va a formare i gas intestinali.
Un altro consiglio è di fare piccoli passi frequenti, e di non mangiare mai troppo, appesantendo l’intestino.