ROMA – Estate, sale il rischio di intossicazioni alimentari. Ogni anno in Europa sono 40mila le persone che vengono colpite. L’Italia è al secondo posto tra i Paesi europei per numero di casi. Colpa di cibo contaminato da virus, batteri e parassiti o microrganismi patogeni. L’intossicazione provoca nausea, vomito, diarrea, febbre, reazioni cutanee, disidratazione, calo di peso.
Per questo gli esperti consigliano di stare attenti soprattutto quando si consumano cibi freddi, in particolare carpacci o tartare di carne e pesce crudo. La maggior parte di tossine e microrganismi non resiste infatti a temperature superiori ai 60 gradi. Per rendere sicuri i cibi da consumare crudi è fondamentale la catena del freddo.
Una delle principali fonti di epidemie sono uova e pesce. Ma se negli ultimi anni sono diminuiti i casi di Salmonella, sono aumentati quelli di Escherichia Coli, legati al consumo di carne poco cotta (specie se macinata), latte crudo e formaggi.
Quando si mangiano questi cibi, quindi, meglio essere sicuri della loro provenienza. Altrimenti un buon piatto di pasta elimina ogni rischio.
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