Ipertensione, ballare come terapia: abbassa la pressione
22 Marzo 2016 - di Mari
ROMA – Ipertensione, balla che ti passa. Ebbene sì: la danza fa bene come un farmaco per abbassare la pressione sanguigna e riduce persino il rischio di morire per ictus del 10%.
Proprio il passo a ritmo di musica è stato promosso dai medici a vera e propria terapia per combattere varie malattie cardiovascolari, che in Italia sono responsabili di quattro casi di morte su dieci. L’80% di queste malattie è però attribuibile a fattori di rischio comportamentali che possono essere facilmente modificati quali fumo e alcool, dieta non sana e soprattutto inattività fisica.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, sono 3,2 milioni le persone che ogni anno nel mondo muoiono a causa dell’inattività fisica. Eppure l’80% delle malattie che colpiscono il cuore potrebbe essere prevenuto o gestito modificando alcune insane abitudini.
In questo quadro generale la danza è stata riconosciuta come esercizio fisico utile ai pazienti ipertesi. Gli esperti suggeriscono di praticare un esercizio aerobico per 30-45 minuti 3-4 volte a settimana ad un livello di intensità pari al 50-70%. E’ infatti riconosciuto che una regolare attività fisica di tipo aerobico, come appunto la danza, può contribuire a ridurre la pressione arteriosa e a prevenire lo sviluppo di coronaropatie.
Studi hanno dimostrato che riducendo di soli 2 punti la pressione sistolica in pazienti di mezza età, si riduce anche del 7% il rischio di mortalità per ischemia e altre cause cardiovascolari e del 10% il rischio di mortalità da ictus, e un’attività fisica regolare consente proprio di abbassare mediamente la pressione. E l’esercizio fisico più indicato è, appunto, quello aerobico, di resistenza più che di potenza. Quindi, si aprano le danze.