Jaxon nasce senza parte del cervello: ora festeggia un anno
29 Settembre 2015 - di lbriotti
TAVARES (FLORIDA) – Jaxon Emmett Buell è nato con una grave malformazione al cervello. Si tratta di una anencefalia, malformazione congenita grave che priva al nascituro di una parte dell’encefalo o della volta cranica. I medici, subito dopo aver scoperto la malformazione alla 17esima settimana di gravidanza, erano stati chiari fin da subito: il piccolino non aveva possibilità di sopravvivere.
A quel punto, per i genitori si profilava solo la possibilità di abortire, rassegnarsi a un aborto spontaneo o accettare l’idea che sarebbero riusciti a tenere tra le braccia il loro bambino solo per qualche ora. Ma Brandon, 30 anni e Brittany, 27, hanno deciso di proseguire la gravidanza e Jaxon è nato con una parte notevole di cranio e cervello in meno. Ribadendo ogni pronostico, il piccolo ha festeggiato il suo primo compleanno.
la famiglia Buell vive a Tavares in Florida. Negli Stati Uniti, questo tipo di patologia colpisce un bimbo su circa 4.859, secondo quanto dichiarato dal Centro per il Controllo delle malattie e la prevenzione. L’anencefalia di solito porta alla morte del piccolo poco dopo la nascita.
Brandon e Brittany sono contrari all’aborto e così si sono rifiutati di non far nascere loro figlio: “Siamo andati a casa quella notte pensando che ci avevano proposto di abortire – ha raccontato Brandon – Non avremmo mai saputo cosa sarebbe potuto accadere. Chi siamo noi per decidere? Ci hanno dato un bambino e quello che potevamo fare era dargli la possibilità di combattere, ed è quello che nostro figlio ha fatto fin dall’inizio”.
Jaxon è nato di quattro chili con parto cesareo il 27 agosto 2014 e ha trascorso le prime tre settimane in un reparto di terapia intensiva. Brittany racconta che i medici, due giorni dopo il parto le avevano detto che il figlio probabilmente non avrebbe mai camminato, mai visto, mai sentito, mai parlato e mai sentito lo stimolo di mangiare. “Dopo due mesi di paure e crisi multiple – ha raccontato Brittany – il piccolo è stato trasportato all’ospedale dei bambini di Boston, specializzato in neurologia pediatrica”. In questo centro, la micro idrocefalia di Jaxon è stata curata con una serie di cure che hanno alleviato il dolore permettendogli così di vivere un’esistenza migliore.
“Cerco di rimanere positiva per il 99 per cento del tempo – dice ancora Brittany al Daily Mail – poi c’è l’1% che sa che domani potremmo svegliarci e che Jaxon potrebbe non aver passato la notte. So che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo per mio figlio”.
Grazie ad un collega di Brandon che ha ideato una pagina su GoFundMe per raccogliere donazioni per le costose cure mediche del piccolo, sono arrivate da tutte le parti del mondo donazioni e messaggio on line di solidarietà: circa mille persone hanno infatti preso a cuore la sua storia donando oltre 58mila dollari e ribattezzando il piccolo “Jaxon Strong” per la forza e la voglia di sopravvivere dimostrata in questo anno. “È un’ondata di affetto travolgente che non ci fa mai sentire soli” ha concluso la coraggiosa mamma di Jaxon.
https://www.youtube.com/watch?v=T-zfV6ecSAQ