Kate Middleton soffre di iperemesi gravidica: ecco cos’è
6 Settembre 2017 - di Mari
Nausea e vomito gravi durante la gravidanza, è la iperemesi gravidica, la condizione di cui soffre la duchessa di Cambridge, Kate Middleton, e che colpisce in realtà una donna su cento. E può durare fino alla nascita del bimbo, provocando disidratazione e perdita peso.
La iperemesi gravidica è una condizione che si differenzia per la gravità dei sintomi da nausea e vomito sperimentate da quasi tutte le donne durante la gestazione (circa 8 su 10) soprattutto nei primi mesi probabilmente a causa dei cambiamenti ormonali.
Chi, come Kate Middleton, sperimenta questa condizione manifesta nausea e vomito prolungate e severe (può accadere di stare male anche 50 volte al giorno), disidratazione perché non si riesce a trattenere i liquidi, perdita di peso, pressione bassa quando si sta in piedi e chetosi, una grave condizione che provoca l’accumulo di sostanze chimiche acide nel sangue e nelle urine, cosa che accade perché il corpo fa leva sulle riserve di grasso piuttosto che sugli zuccheri per l’energia.
Questa condizione, poi, non si allevia entro 14 settimane, come accade per chi sperimenta forme lievi o moderate di nausea e vomito, ma può durare per l’intera gravidanza, finché il bimbo non nasce, anche se alcuni sintomi possono migliorare a circa 20 settimane.
Non solo: proprio come è accaduto alla duchessa di Cambridge, chi l’ha già sperimentata nelle gravidanze precedenti ha una maggiore possibilità che si ripresenti. Per contrastare i sintomi si possono prendere anti-emetici, vitamine B6 e B12 e in caso steroidi, anche in combinazione, ma se il vomito e la nausea sono incontrollabili questo può richiedere un ricovero in ospedale, dove è possibile effettuare trattamenti con fluidi intravenosi.
Prima si iniziano i trattamenti più si vedranno gli effetti positivi. Se trattata per tempo questa condizione non provoca problemi al bambino, anche se la perdita di peso della mamma può portarlo a nascere a propria volta con un peso inferiore al normale. In rari casi si può verificare una trombosi venosa profonda, dovuta alla disidratazione e alla mancanza di movimento.