Legumi alleati del cuore contro pressione alta e malattie cardiovascolari
22 Novembre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale
I legumi aumentano la salute del cuore. Mangiare cibi come fagioli, lenticchie, piselli riduce il rischio di malattie cardiovascolari, malattie coronariche e pressione alta. Questi alimenti tipici della dieta mediterranea sono ricchi di fibre, proteine vegetali e altri micronutrienti, ma a basso contenuto di grassi, privi di colesterolo e bassi nell’indice glicemico. E’ quanto sottolinea una revisione di studi pubblicata su Advances in Nutrition, citata dal sito MedicalXpress.com.
Coloro che consumato più legumi vedono ridotti i tassi di incidenza per malattie cardiovascolari, malattie coronariche e ipertensione un 10 percento rispetto a quelli che ne consumano meno. “Le malattie cardiovascolari sono la principale e più costosa causa di morte al mondo, costando agli Stati Uniti quasi 1 miliardo di dollari al giorno”, afferma la coautrice dello studio Hana Kahleova. “Questo studio mostra che un alimento economico, accessibile e comune per la dispensa potrebbe aiutare a cambiarlo: i fagioli”.
“In media gli americani mangiano meno di una porzione di legumi al giorno”, aggiunge Kahleova. “Il semplice fatto di aggiungere più fagioli ai nostri piatti potrebbe essere un potente strumento per combattere le malattie cardiache e ridurre la pressione sanguigna”. Un’abitudine alimentare che dovrebbe essere incrementata.
I legumi sono anche ricchi di vitamine del gruppo b, contengono diversi minerali benefici, tra cui calcio, potassio e magnesio. Tra le loro proprietà, in particolare le lenticchie, c’è anche quella di essere una sorta di ‘scudo’ anti-diabete 2. Riducono infatti il rischio che la malattia si sviluppi. A evidenziarlo è stato uno studio guidato dalla Universitat Rovira i Virgili, in Spagna, pubblicato su Clinical Nutrition.
Lo studio ha permesso anche di rilevare che la sostituzione di una mezza porzione al giorno di alimenti ricchi di proteine o carboidrati, compresi uova, pane, riso e patate al forno, con una mezza porzione di legumi, era associata a un minor rischio di diabete 2.