Leucemia, una speranza da immunoterapia: “Pazienti guariti”
17 Febbraio 2016 - di Mari
WASHINGTON – Leucemia, nuova speranza per i malati terminali colpiti da questo tumore del sangue. Una immunoterapia messa a punto dai ricercatori italiani dell’ospedale San Raffaele di Milano permette di guarire i pazienti grazie ad una infusione di cellule geneticamente modificate in grado di aumentare le difese immunitarie e combattere le cellule tumorali.
I ricercatori hanno individuato nel sistema immunitario un tipo di cellula ‘memory stem T‘ capace di restare a lungo nell’ organismo. Questa cellula, se geneticamente modificata per indurla ad attaccare le cellule tumorali, potrebbe proteggere l’organismo per molto tempo, forse per tutta la vita.
Nel loro studio clinico, i ricercatori del San Raffaele guidati dalla dottoressa Chiara Bonini si sono concentrati su pazienti affetti da leucemia acuta che avevano ricevuto, a partire dall’anno 2000, un trapianto di midollo osseo da donatore familiare parzialmente compatibile. La sperimentazione prevedeva l‘infusione di globuli bianchi del donatore, noti come ‘linfociti T’, modificati geneticamente al fine di poter fornire ai pazienti un nuovo sistema immunitario, capace di combattere la leucemia e difenderli dalle infezioni; e suscettibile di poter essere controllato nel caso di complicanze.
A distanza di anni, i ricercatori sono tornati su quei pazienti, verificando che i loro parametri immunologici fossero uguali a quelli di soggetti sani e di pari età, prima di andare ad indagare quali cellule modificate geneticamente avevano resistito nel tempo, e individuando così un sottotipo di linfociti T capace di espandersi e perdurare negli anni. Queste particolari cellule, chiamate ‘memory stem T cells’, opportunamente ‘armate’ contro le cellule leucemiche potrebbero tenere in remissione la leucemia acuta a lungo, anche per tutta la vita.