Intestino irritabile: piante medicinali che aiutano ad alleviare i sintomi
Il legame tra microbiota dell’intestino e disturbi dell’umore è uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi anni nella ricerca scientifica. A tal proposito, un nuovo studio mette in luce ancora una volta il legame tra il microbiota intestinale e la salute del cervello.
Nello specifico, la ricercatrice Chelsea Matisz dell’Università di Lethbridge è stata premiata dalla Royal Society del Canada per il suo lavoro nello studio degli effetti della salute intestinale sul cervello e sullo stato mentale. C’è da notare che il Canada è uno dei paesi con il più alto tasso di malattie infiammatorie intestinali al mondo, con oltre 300.000 persone affette.
Alcuni scienziati hanno notato che l’industrializzazione di una nazione contribuisce all’incremento del numero di casi. Le malattie infiammatorie intestinali sono malattie autoimmuni progressive che colpiscono il tratto gastrointestinale di un individuo, causando infiammazione dell’intestino e provocando dolore e cicatrici. Persone affetto dalla malattia spesso accusano sintomi di cattiva salute mentale.
“La gente pensa, ovviamente, sei ansioso o depresso perché hai queste malattie croniche, ma in realtà non è solo il carico psicologico della malattia” ha detto Matisz. “Piuttosto sono i cambiamenti nel cervello derivanti dall’infiammazione intestinale che guidano questi disturbi dell’umore”.
La ricerca di Matisz si estende ai cambiamenti nel cervello una volta diagnosticata l’infiammazione intestinale e potenzialmente all’uso di psilocibina, cannabinoidi o vitamina D per aiutare l’ansia e la depressione che ne derivano.
Recentemente, un importante studio di due ricercatrici italiane ha spiegato come l’infiammazione intestinale possa essere la causa di stati di ansia e di depressione. In questo studio, le ricercatrici hanno messo in luce gli effetti che una infiammazione intestinale può avere sul cervello. E come possa far scaturire stati di ansia e depressione.
E’ importante considerare che negli ultimi 10 anni il numero di pazienti che soffrono di malattie a carico dell’intestino è aumentato di circa 20 volte. Solo in Italia ci sono quasi 200 mila persone affette da queste patologie. Tuttavia prendersi cura dell’intestino è una regola valida per tutti. È importante per questo anche fare prevenzione, sottoponendosi a screening per conoscere e controllare il nostro microbiota intestinale. Ovvero quella grande entità composta da batteri, virus e funghi che colonizzano il nostro tratto intestinale e da cui dipende il nostro benessere.
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