Lo chiamano “sleepmaxxing” ed è il sogno di tutti (anche il tuo!): realizzarlo è semplicissimo
27 Dicembre 2024 - di Claudio Rossi
Sta spopolando una nuova tendenza online: lo sleepmaxxing. Di cosa si tratta? Analizziamo caratteristiche e rischi
Negli ultimi anni, il tema del benessere e della salute mentale ha acquisito una crescente rilevanza, specialmente in seguito alla pandemia. Una delle tendenze più eclatanti emerse sui social media è lo sleepmaxxing, un concetto che si riferisce all’aspirazione che molti di noi hanno. Ecco in cosa consiste.
Il fenomeno dello sleepmaxxing non è solo una questione individuale; ha anche una forte componente sociale. Le piattaforme social come TikTok offrono uno spazio dove le persone possono condividere le loro esperienze. Questa condivisione crea un senso di comunità e supporto, ma può anche amplificare l’ansia legata al sonno e le aspettative irrealistiche.
È importante rimanere critici e informati, per utilizzare le risorse disponibili in modo costruttivo e non distruttivo. E affidarsi sempre a professionisti del settore come i medici.
Cos’è lo sleepmaxxing?
Parliamo della aspirazione a raggiungere un sonno ottimale e ristoratore. Ma cosa implica realmente questa pratica e quali sono le sue conseguenze? Lo sleepmaxxing ha trovato la sua massima espressione su TikTok, dove oltre 125 milioni di video presentano tecniche, suggerimenti e routine per migliorare la qualità del sonno. Gli utenti condividono consigli che spaziano dai rimedi tradizionali, come il consumo di un kiwi prima di dormire, a soluzioni più innovative come l’uso di cuscini speciali e pigiami intelligenti. Questa tendenza è in parte una risposta ai crescenti problemi di insonnia e ai disturbi del sonno che colpiscono persone di tutte le età.
La crescente ansia e lo stress legati a un ritmo di vita frenetico hanno spinto molti a cercare soluzioni per un riposo migliore. La società moderna, che promuove l’iperconnessione e la produttività costante, ha creato una generazione di individui che faticano a staccare la spina. Di conseguenza, la ricerca di strategie per migliorare il sonno è diventata una priorità per molti.
Le modalità per praticare lo sleepmaxxing sono molteplici. Ecco alcune delle tecniche più comuni:
- Meditazione: Alcuni utenti suggeriscono di adottare routine di meditazione per rilassare la mente prima di coricarsi.
- Occhiali anti luce blu: Altri propongono l’uso di occhiali speciali per ridurre l’esposizione alla luce blu dei dispositivi elettronici.
- Coperte pesanti: Queste sono considerate un rimedio per alleviare l’ansia e migliorare la qualità del sonno.
- Dispositivi di monitoraggio del sonno: Gadget che forniscono informazioni dettagliate sui cicli di sonno, aiutando gli utenti a comprendere meglio le proprie abitudini notturne.
Tuttavia, è importante notare che l’uso eccessivo di tecnologie di monitoraggio può avere un effetto opposto, portando a un aumento dello stress e a una preoccupazione eccessiva per la qualità del sonno.
Sebbene l’idea di ottenere un sonno perfetto possa sembrare allettante, ci sono diversi rischi associati a questa tendenza. Uno dei principali è il fenomeno noto come orthosomnia, che descrive l’ansia e la frustrazione derivanti dalla ricerca di un sonno ideale. Le persone che si concentrano eccessivamente sulla qualità del loro riposo possono finire per creare una spirale di stress che rende ancora più difficile addormentarsi.
Inoltre, aspettative irrealistiche possono portare a una disinformazione diffusa. Non tutti i consigli trovati sui social sono validi o scientificamente provati. È fondamentale approcciare lo sleepmaxxing con scetticismo e informarsi su ciò che funziona realmente. La ricerca di rimedi miracolosi può distogliere l’attenzione da pratiche consolidate e utili per migliorare la qualità del sonno, come l’adozione di una routine regolare e il mantenimento di un ambiente di riposo confortevole.