L’OMS sconsiglia l’uso di dolcificanti per dimagrire: “Non portano benefici”
16 Maggio 2023 - di Claudia Montanari
I dubbi dell’OMS sull’uso di dolcificanti per dimagrire: non portano benefici a lungo termine, ma possibili rischi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sconsiglia l’uso di dolcificanti con poche o senza calorie per il controllo del peso o per ridurre il rischio di malattie.
La raccomandazione è contenuta nelle nuove Linee Guida dell’Oms, basate su una revisione sistematica degli studi da cui emerge come l’uso di dolcificanti non zuccherini “non porta alcun beneficio a lungo termine nella riduzione del grasso corporeo negli adulti o nei bambini”, mentre potrebbe comportare “potenziali effetti indesiderati”, “come un aumento del rischio di diabete, malattie cardiovascolari e mortalità negli adulti”.
La raccomandazione “si applica a tutte le persone, a eccezione delle persone con diabete preesistente, e include tutti i dolcificanti non nutritivi sintetici, presenti in natura o modificati che non sono classificati come zuccheri presenti negli alimenti e nelle bevande”, ovvero “acesulfame K, aspartame, advantame, ciclamati, neotame, saccarina, sucralosio, stevia e derivati della stevia”.
La raccomandazione non si applica ai prodotti per la cura e l’igiene personale contenenti queste sostanze come dentifrici o farmaci, né a agli zuccheri a basso contenuto calorico.
“Sostituire gli zuccheri liberi con dolcificanti non zuccherini non aiuta a controllare il peso a lungo termine. Le persone devono prendere in considerazione altri modi per ridurre l’assunzione di zuccheri liberi, come il consumo di alimenti con zuccheri naturali, come la frutta, o cibi e bevande non zuccherati”, afferma Francesco Branca, direttore dell’Oms per la nutrizione e la sicurezza alimentare.
Una prima bozza del documento era stata pubblicata dall’Oms a luglio 2022.
L’Associazione Internazionale Dolcificanti ne rivendica la sicurezza
I dolcificanti con poche o senza calorie “sono sicuri da usare, sono uno degli ingredienti più studiati al mondo e sono stati approvati da tutti i principali organismi di sicurezza, compresa l’Autorità europea per la sicurezza alimentare”.
Alla luce del loro ruolo nel ridurre l’impatto di malattie non trasmissibili come l’obesità, “è un disservizio per la salute pubblica non riconoscerne il ruolo nel ridurre l’assunzione di zuccheri e calorie e nel contribuire al controllo del peso”.
Questa la risposta dell’Associazione Internazionale Dolcificanti alla pubblicazione delle Linea Guida dell’Oms sui dolcificanti diversi dallo zucchero. Queste linee guida “avrebbero dovuto essere basate sull’insieme delle evidenze disponibili e interpretate tenendo conto del peso dell’evidenza scientifica”.
Mentre, scrivono i produttori, l’Organizzazione Mondiale della Salute “ha potuto concludere solo una raccomandazione condizionale, che non è rigorosa dal punto di vista scientifico, non è basata su una solida evidenza”. L’Isa si unisce ad altri, tra cui agenzie governative di tutto il mondo, che hanno risposto alla consultazione pubblica sulla bozza delle linee guida, esprimendo preoccupazioni sulle conclusioni e le motivazioni fornite dall’Oms.
Nel corso degli anni, ha detto il presidente dell’Isa Bob Peterson, “le aziende produttrici di alimenti e bevande hanno riformulato i prodotti nell’ambito di uno sforzo globale per seguire le raccomandazioni di salute pubblica per la riduzione dello zucchero” e “consentono alle persone di gustare cibi e bevande con meno calorie”. I benefici dei dolcificanti, “sono ormai consolidati”.
Un ampio corpus di evidenze scientifiche solide ne mostrano il “ruolo nella lotta contro l’obesità, aiutando gli adulti e i bambini a ridurre il loro apporto calorico e peso corporeo”. Offrono poi “alle persone con diabete un’importante alternativa allo zucchero” e il loro utilizzo contribuisce a proteggere i denti dalle carie