Malaria, i farmaci non bastano più: primi casi di resistenza
1 Febbraio 2017 - di Mari
Malaria, per la prima volta, nel Regno Unito un farmaco normalmente utilizzato contro questa malattia tropicale ha fallito nel curare quattro persone che erano state contagiate in Africa. A lanciare l’allarme è la London School of Hygiene e Tropical Medicine (LSHTM), secondo cui il fallimento del trattamento è dovuto a ceppi della malattia tropicale che mostrano un “potenziale primo segno di resistenza ai farmaci”.
Nel 2015 i casi di malaria nel mondo sono stati circa 212 milioni, con 429mila decessi. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), quasi la metà della popolazione del pianeta è a rischio di contrarre questa malattia causata da una puntura di zanzara, e che per i bambini sotto i cinque anni è un vero e proprio killer: ne uccide uno ogni due minuti.
Normalmente come terapia contro la malaria viene usata la combinazione di farmaci artemether-lumefantrina che però, come riporta la rivista Antimicrobial Agents and Chemotherapy, si è dimostrata inefficace in quattro pazienti, tra ottobre 2015 e febbraio 2016.
Tutti avevano inizialmente risposto alla terapia ed erano stati dimessi, ma sono stati ricoverati un mese più tardi per un ritorno dell’infezione. Trattati con altre terapie, sono poi guariti, ma l’analisi dei parassiti ha suggerito che stavano sviluppando un modo di resistere agli effetti dei farmaci di prima linea.
“La resistenza ai farmaci – ha detto alla Bbc Colin Sutherland, che ha curato il report – è una delle più grandi minacce” e “sta già iniziando a verificarsi in ceppi di parassiti prevalenti nel sud-est asiatico”. Per questo è stata chiesta una valutazione urgente dei livelli di farmaco-resistenza in Africa.