Salute

Malattie gengivali e Alzheimer: c’è un legame. Due studi confermano

Gli studiosi della School of Dentistry, University of Central Lancashire (UCLan) erano stati i primi a segnalare un possibile legame tra malattie gengivali e morbo di Alzheimer. Due nuovi studi dello stesso gruppo di ricerca dimostrano che si fanno sempre più certe le possibili connessioni tra le malattie della bocca e il deterioramento della funzione cerebrale. Le due ricerche sono state pubblicate rispettivamente sul Journal of Alzheimer’s Disease e sul Journal of Alzheimer’s Disease Reports. Questi studi forniscono una migliore comprensione delle lesioni che definiscono l’Alzheimer nel cervello: tecnicamente note come placche di beta-amiloide e grovigli neurofibrillari.

È stato precedentemente dimostrato che il batterio Porphyromonas gingivalis, che distrugge il tessuto gengivale e l’enzima che produce, noto come gingipains, sono collegati al morbo di Alzheimer, dopo che entrambi sono stati scoperti nel tessuto cerebrale di coloro che soffrono della malattia. Questi nuovi studi fanno un ulteriore passo avanti nell’esplorazione di come queste patologie possano potenzialmente contribuire alla formazione di lesioni nel cervello.

Shalini Kanagasingam, docente clinico senior presso l’UCLan, tra gli autori dello studio, ha affermato: “Ciò che questo tipo di ricerca dimostra è l’importanza della nostra salute orale. Prestare attenzione ai primi segni di malattie gengivali come sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento o segni più avanzati come movimento o spostamento dei denti. Non ritardare o saltare i controlli dentali. Il tuo dentista sarà in grado di aiutarti a consigliarti su come rimuovere efficacemente placca e tartaro da denti, che ospitano il batterio che abbiamo identificato come fattore di rischio per l’Alzheimer. Questi studi evidenziano il messaggio chiave che una bocca sana è importante per mantenere un corpo e una mente sani”.

Uno studio di recente sulla rivista Plos One pubblicato su animali dimostra inoltre la possibilità di trasferimento dei batteri dalla bocca al cervello, e testimonia anche che l’infezione cronica del cavo orale porta a un quadro patologico similitudine all’Alzheimer, con accumulo di sostanze tossiche e morte neurale nel cervello dei topi. In pratica lo studio suggerisce che la parodontite possa contribuire a causare l’Alzheimer. Sono comunque necessarie ulteriori ricerche. Fonte: Medical X Press e Ansa.

Silvia_Di_Pasquale

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