Perché la mela è la prima alleata contro la fame
8 Febbraio 2019 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – La mela è uno dei frutti più pratici e salutari quando siamo a dieta. E’ resistente, può rimanere mesi intatta senza deteriorarsi o perdere le sostanze nutritive. Il suo primo effetto positivo quando dobbiamo buttare giù qualche chilo è il senso di sazietà che produce in noi grazie alla presenza di pectina. Quando quest’ultima raggiunge lo stomaco invia un messaggio al cervello che è quello di dire “io sono arrivata, lo stomaco è pieno”. Una vera alleata quando siamo a dieta e non possiamo fare spuntini troppo calorici. Questa fibra e altri antiossidanti contenuti nella mela aiutano anche ad eliminare tossine durante la digestione.
Che la mela sia un concentrato di antiossidanti utili alla salute è noto e da qualche tempo sappiamo che alcune molecole del frutto hanno anche proprietà antitumorali. Lo scorso giugno una ricerca italiana ha svelato i meccanismi del perché “una mela al giorno leva il medico di torno”. Tutto ciò grazie ad alcune molecole anti-infiammatorie, anti-diabete e anti-cancro, i polifenoli, contenuti nella polpa e nella buccia delle mele e che hanno un ruolo decisivo nel microbiota dell’intestino, cioè in tutto quell’insieme di organismi che vivono nell’intestino stesso.
La scoperta è della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (Trento) in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia agraria (Crea) ed è stata pubblicata sulla rivista scientifica Food Research International. Gli studiosi hanno scoperto le trasformazioni dei polifenoli in 110 forme chimiche biodisponibili all’organismo umano evidenziando così il ruolo decisivo della flora intestinale nell’azione benefica di questi composti bioattivi. La ricerca ha dimostrato che nessuno dei composti fenolici presenti nel succo di mela si ritrova nell’organismo nella sua forma originale (cioè quella presente nella mela), segno di come ci sia una lavorazione naturale all’interno del corpo.