Melanoma, immunoterapia allunga la vita dei pazienti
2 Maggio 2017 - di Mari
La immunoterapia allunga la vita dei pazienti colpiti da melanoma. Il 64 per cento di loro è vivo dopo due anni dalla diagnosi proprio grazie a questo approccio terapeutico mirato a risvegliare il sistema immunitario contro il cancro. I dati arrivano dallo studio di fase III CheckMate-067 su 945 malati non trattati in precedenza.
In dieci anni in Italia sono quasi raddoppiate le diagnosi di melanoma: nel 2006 erano poco più di 7.000, sono 13.800 nel 2016.
La prima molecola immuno-oncologica approvata, ipilimumab, ha dimostrato risultati importanti: il 20% delle persone colpite dalla malattia in fase metastatica è vivo a 10 anni dalla diagnosi. Ulteriori passi in avanti oggi sono compiuti grazie a nivolumab, nuova molecola immuno-oncologica, sia in monoterapia che in combinazione con ipilimumab. In particolare, i tassi di sopravvivenza a due anni con la combinazione hanno raggiunto il 64% rispetto al 59% con nivolumab da solo e al 45% con ipilimumab in monoterapia.
“Questi risultati – spiega Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione ‘G. Pascale’ di Napoli – sono rilevanti soprattutto per i pazienti colpiti dalla patologia in forma aggressiva. In questi casi, infatti, è importante disporre di una terapia che offra risposte immediate”.
Il regime di combinazione delle due molecole immuniterapiche, sottolinea Ascierto, “ha offerto una riduzione del rischio di morte del 12% rispetto a nivolumab da solo. Inoltre si è registrato un vantaggio di quasi il 15% del tasso di risposta con la combinazione: le risposte sono state più veloci, più profonde, con una maggiore riduzione del tumore, e più durature”.