Mesotelioma, tecnica italiana per sconfiggere il tumore da amianto
16 Gennaio 2015 - di Mari
ROMA – La ricerca italiana ha individuato una nuova tecnica contro il mesotelioma, tumore associato all’esposizione all’amianto. Questa nuova tecnica individua i geni responsabili della progressione precoce e della sopravvivenza ridotta in questo tipo di neoplasia. In questo modo, spiegano i ricercatori, le terapie a bersaglio potranno essere più efficaci.
La tecnica si chiama sequenziamento mirato di nuova generazione (NGS) ed è stata messa a punto dai ricercatori dell’Università di Torino. Spiega Giorgio Scagliotti, Direttore del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino e primo autore dello studio
“Abbiamo utilizzato un approccio mirato – spiega – per valutare retrospettivamente alterazioni in 52 geni, fra quelli più frequentemente mutati nei tumori, in 123 pazienti con mesotelioma maligno della pleura in stadio avanzato. Il sequenziamento di nuova generazione è un metodo affidabile, si concentra infatti su un gruppo specifico di geni, invece di ricorrere al più complesso sequenziamento dell’intero genoma. Questo procedimento ha il potenziale per descrivere il tipo, la posizione e il numero di mutazioni genetiche nel mesotelioma e consente di identificare associazioni con le caratteristiche del paziente, compresi i dati di sopravvivenza”.
Grazie alla nuova tecnica dunque, sottolinea l’esperto, sarà possibile valutare il ruolo delle terapie a bersaglio molecolare in una neoplasia particolarmente aggressiva, che presenta tassi di sopravvivenza a tre anni pari all’8%. Nel 2014 in Italia sono state stimate 1.800 nuove diagnosi di mesotelioma, nella maggior parte dei casi la malattia è diagnosticata quando è già in fase avanzata e le opzioni terapeutiche sono limitate.