Metabolismo, caramelle e gomme possono rallentarlo
22 Febbraio 2017 - di Mari
Mangiare spesso caramelle e gomme da masticare riduce la capacità di assorbimento dell’intestino, limitando l’assorbimento di importanti nutrienti (come vitamine e sali minerali) e rallentando il metabolismo. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori della Binghamton University, nello Stato di New York.
Sotto accusa è l’esposizione cronica a nanoparticelle di biossido di titanio, additivo presente in tantissimi alimenti, come caramelle e gomme da masticare, con il nome, in etichetta, di E171.
Questo composto chimico si trova un po’ ovunque ed è riconosciuto sicuro dalla Food and Drug Administration, l’ente americano che regolamenta alimenti e farmaci. Viene utilizzato ad esempio per la pigmentazione bianca in vernici, carta e plastica o nelle creme solari per bloccare i raggi Uva.
Può però entrare anche nel sistema digerente attraverso dentifrici, cioccolato, zucchero a velo, maionese e soprattutto caramelle e gomme. Spesso inoltre è presente sotto forma di nanoparticelle, particolarmente difficili da smaltire da parte dell’organismo a causa della loro microscopica misura.
Per studiare gli effetti di un’esposizione cronica, i ricercatori hanno creato un modello intestinale e hanno esposto questa coltura cellulare all’equivalente di un pasto contenente nanoparticelle di ossido di titanio della durata di quattro ore (esposizione acuta) e di tre pasti nell’arco di cinque giorni (esposizione cronica).
Si è visto che l’esposizioni acuta non ha particolare effetto, ma quella cronica diminuisce l’assorbimento sulla superficie delle cellule intestinali chiamati microvilli, indebolisce la barriera intestinale, rallenta il metabolismo e limita l’assorbimento di alcuni importanti nutrienti, come ferro, zinco e acidi grassi. Gli enzimi, infine, sono risultati compromessi e i segnali di infiammazione aumentati.