“Morire di noia al lavoro”: ora è una vera e propria patologia
3 Giugno 2015 - di Mari
PARIGI – “Morti di noia” al lavoro: mentre l’Assemblea Nazionale francese (il Parlamento di Parigi) discute di un progetto di legge per riconoscere la patologia del burn-out, lo stress al lavoro, spunta un’altra sindrome, quella del ‘bore-out’. Come l’eccesso di lavoro, anche la noia in ufficio può essere fonte di vero malessere. Secondo uno studio del francese Christian Bourion, docente all’ICN Business School, il 30% degli impiegati soffre di questa patologia. Contare i minuti al lavoro in attesa che finisca l’orario d’ufficio può diventare un supplizio che causa veri e propri malesseri fisici: disturbi del sonno, mal di stomaco, depressione.
“In termini di sofferenza, la noia al lavoro può rivelarsi altrettanto violenta che il burn-out”, aggiunge lo psicologo. Un problema che diventa ancora più importante con il rallentamento dell’attività economica.
Per Bourion, la ‘sindrome’ colpisce soprattutto le amministrazioni e le aziende pubbliche, che non possono licenziare e si trovano quindi con un numero di lavoratori più alto del necessario. Lo stesso fenomeno, però, riguarda anche i dipendenti di grandi aziende private.
“Nelle nostre società occidentali, dove l’affermazione sociale passa per il lavoro, non trovare senso alle nostre attività può provocare un sentimento di inutilità, se non addirittura di vergogna“, ha spiegato il professor Bourion.