ROMA – Il rischio di morte cardiaca improvvisa, cioè quella morte che avviene istantaneamente e senza una causa apparente, cambia a seconda del momento della giornata: è più alto infatti la mattina e la sera, ed è collegato al ritmo circadiano, cioè l’orologio interno dell’organismo. La causa sta nelle fluttuazioni dei livelli di una proteina che controlla il ritmo cardiaco nel corso della giornata, come spiega uno studio americano condotto nei topi e pubblicato sulla rivista ‘Nature’.
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