Navigatore in auto? Memoria tace, cervello si spegne
22 Marzo 2017 - di Mari
La memoria si spegne e il cervello viene messo a tacere quando si usa il navigatore. Ecco perché se all’improvviso decidiamo di non farci più guidare dal tom tom di turno e di guidare da soli abbiamo più difficoltà a cavarcela.
E’ quanto rivela uno studio condotto da Hugo Spiers della University College di Londra e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Gli esperti hanno chiesto a 24 volontari di spostarsi per gli intricati quartieri di Londra con o senza navigatore.
I ricercatori hanno confrontato l’attività neurale dei volontari nei due diversi casi ed è emerso che quando non si usa il navigatore vi è un picco di attività dell’ippocampo (sede della memoria e dell’orientamento spaziale) e della corteccia prefrontale (importante per pianificare e fare scelte) ogni volta che ci si ritrova in un incrocio dove ci sono tante possibili strade da prendere e bisogna scegliere quella giusta.
Questo surplus di attività neurale semplicemente non si verifica quando è il navigatore a guidarci; in questo caso l’attività di ippocampo e corteccia frontale resta praticamente ‘piatta’ e non risulta influenzata dal percorso.
“I nostri risultati – spiega Spiers – sono coerenti con il modello secondo cui l’ippocampo simula i tragitti possibili mentre la corteccia prefrontale ci aiuta a pianificare e a scegliere quello migliore per giungere a destinazione. Quando abbiamo una tecnologia che ci dice la strada da fare, queste parti del cervello semplicemente non rispondono più alla rete stradale. In questo senso il nostro cervello spegne il suo interesse per le strade intorno a noi”.