“Niente operazioni a obesi e fumatori”. La provocazione inglese
8 Settembre 2016 - di Mari
LONDRA – “Niente operazioni chirurgiche per i pazienti obesi e fumatori”: la decisione era stata presa dalle autorità sanitarie dello Yorkshire del Nord, nel Regno Unito. Ma, dopo aver scatenato una vera e propria bufera, è stata annullata perché discriminatoria.
Il sistema sanitario nazionale britannico aveva pensato di ridurre i costi in questo modo. Del resto, che fumo e obesità siano fattori di rischio per la salute è cosa risaputa, anche da coloro che decidono di fumare e di non fare nulla per tornare in forma.
Il provvedimento era stato preso perché i sistemi sanitari locali del National Health Service (Nhs, il servizio sanitario nazionale, appunto) “sono in difficoltà”, avevano spiegato alla Bbc alcuni funzionari della Vale of York Clinical Commissioning Group. Così si era deciso di dare la priorità a chi fa qualche sforzo per cercare di mantenersi in salute. Ma la norma è stata giudicata discriminatoria e quindi sospesa.
Naturalmente qualora fosse passato, il provvedimento non avrebbe avuto seguito nei casi in cui obesi o fumatori rischiavano la vita, ma solo per gli interventi non urgenti. In cui però questi pazienti avrebbero finito per aspettare anche un anno per poter essere operati. Per chi avesse voluto rientrare nelle normali liste d’attesa, però, una soluzione era contemplata: bastava mettersi a dieta e perdere il dieci per cento del proprio peso. Un gesto anche simbolico che avrebbe dimostrato che si era disposti a fare qualche sforzo.
Del resto lo stesso Nhs aveva sottolineato come
“ridurre l‘obesità e il numero di fumatori non fa solo bene alle singole persone, ma fa risparmiare milioni di sterline al servizio sanitario nazionale e ai cittadini che pagano le tasse”.
Nel Regno Unito, del resto, quindici milioni di abitanti sono obesi. Con i conseguenti costi per il servizio sanitario nazionale.