NYT: “Tumore al seno, donne ebraiche predisposte geneticamente”
28 Novembre 2013 - di Matthew Di Loreto
NEW YORK (STATI UNITI) – Una foto apparsa sulla prima pagina del New York Times dell’edizione del 27 novembre 2013 in cui si intravede l’areola del seno di una donna ebraica ha scatenato polemiche tra i lettori del quotidiano americano.
L’articolo ha usato la foto – dove si nota anche una cicatrice e una Stella di David tatuata vicino la spalla sinistra della donna- per raccontare come molte donne ebraiche siano portatrici di due tipologie di geni – BRCA1 e BRCA2 – che favoriscono lo sviluppo del tumore al seno. Scrive il Corriere della Sera:
Nella donne ebraiche, infatti, le varianti genetiche che espongono a un aumento del cancro al seno sono particolarmente frequenti. Per questo motivo all’interno di questa popolazione c’è una spiccata sensibilità al tema del possibile intervento di mastectomia bilaterale preventiva (asportazione di entrambi i seni). Il dilemma esiste da quando si conoscono le varianti genetiche in questione e se ne è constatata la particolare frequenza nella popolazione israelitica.
In Israele, il dibattito sulla possibilità o meno di effettuare degli screening è aumentato quando Angelina Jolie ha ammesso di essersi sottoposta ad una doppia mastectomia.
I pro e i contro a questo tipo di intervento sono molti, non banali e ampiamente discussi, e vanno dal confronto con i costi e i benefici offerti da un controllo più stringente tramite mammografia, alle conseguenze fisiche e psicologiche dell’intervento su ragazze giovani, o che, comunque non hanno ancora avuto figli, fino all’opportunità di togliere contestualmente o in un secondo momento anche le ovaie, e alla conseguente menopausa precoce.