Obesità, torna la gotta: colpa del grasso sulla pancia
28 Ottobre 2015 - di Mari
TOKYO – L’epidemia di obesità nel mondo segna il ritorno della gotta. L’allarme arriva da uno studio giapponese, che ha documentato la relazione, negli uomini, tra la presenza di grasso sulla pancia e il rischio di iperuricemia, condizione che predispone alla gotta.
L’iperuricemia, del resto, è anche legata ad altre condizioni cliniche come il diabete, l’ipertensione e la sindrome metabolica. Inoltre livelli sierici elevati di acido urico sono stati associati ad un incremento del rischio di malattie cardiovascolari, di mortalità per patologie cardiovascolari e mortalità per tutte le cause in generale.
Ma se fino ad oggi sia l’obesità sia la steatosi epatica erano state associate alla sindrome metabolica, fino ad ora non era stato dimostrato il legame tra il grasso viscerale ed epatico e l’iperuricemia, e quindi la gotta.
I ricercatori giapponesi hanno osservato 800 uomini con un’età media di 49 anni e hanno misurato loro i vari livelli di grasso: grasso intra-addominale, grasso totale, grasso toracico e addominale sottocutaneo, grasso sottocutaneo della coscia.
I dati sono stati incrociati anche con fattori come l’età, l’uso di alcolici e il fumo, l’attività fisica, la presenza di insulina immunoreattiva, di diabete e di ipertensione.
Al termine dello studio è emersa una prevalenza di iperuricemia. Rispetto ai soggetti nei quali i livelli di acido urico nel sangue erano nella norma, quelli con iperuricemia erano prevalentemente ipertesi, avevano livelli elevati di CRP e di insulina immunoreattiva, bevevano molto, conducevano una vita prevalentemente sedentaria e avevano molto grasso sulla pancia.