Omeopati contro lo studio australiano: “Nostri farmaci sono efficaci”
16 Marzo 2015 - di Mari
ROMA – I medici omeopatici contro lo studio australiano che sostiene l’inefficacia dei farmaci omeopatici: “Non è vero, dicono dalla Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati (Fiamo), i nostri farmaci sono efficaci”.
E la presidente Fiamo Antonella Ronchi si domanda:
”Perché condannare l’omeopatia, quando il problema è che non c’è sufficiente ricerca o almeno non della qualità attesa da questi ricercatori australiani? Quel che è certo è che questo tipo di condanne non servono a far progredire la scienza”.
La cosa che
”più colpisce di questo lavoro australiano è l’idea originaria di fare una valutazione complessiva su una strategia terapeutica. Le revisioni, al contrario, di norma si fanno su un farmaco o al massimo su una categoria di farmaci per una determinata patologia, come ad esempio sugli antibiotici per trattare alcune patologie, ma mai su una strategia terapeutica per trattare una varietà di patologie”.
Simonetta Bernardini, responsabile dell’Ospedale pubblico di Pitigliano che è anche il primo centro di medicina integrata con l’omeopatia in corsia, ricorda che da decenni che ”si documentano migliaia di studi positivi sui medicinali omeopatici per trattare diverse patologie. Perché di questo nessuno parla?”, si chiede, e denuncia i ”criteri faziosi utilizzati nella scelta degli studi a sostegno del rapporto australiano”. L’omeopatia, spiega, quando ”affidata a mani non mediche, come purtroppo accade spesso in Australia, può essere pericolosa allontanando i pazienti da corrette diagnosi e per conseguenza da trattamenti appropriati. Per fortuna questo non accade in Italia e l’utilizzo di questi medicinali è sempre affidabile e sicuro”, osserva Bernardini.
In base ai risultati clinici, afferma anche Osvaldo Sponzilli, direttore dell’ambulatorio di medicina anti-aging, omeopatia e agopuntura dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma,
”i medicinali omeopatici sono farmaci efficaci, sicuri e utili non solo in patologie lievi, ma anche patologie croniche, recidivanti e importanti che spesso non sono state risolte dalla medicina cosiddetta ufficiale”.