Tumori, omeopatia e fitoterapia contro effetti della chemio

Omeopatia: 6 vero e falso su questa medicina

21 Febbraio 2019 - di Claudia Montanari

BRESCIA – Secondo recenti stime Doxa, oltre 10 milioni di Italiani sono ricorsi almeno una volta all’omeopatia e 4 su 5 si dicono soddisfatti del risultato ottenuto con la cura. Ma cos’è davvero l’omeopatia e quali sono le cose da sapere per avvicinarsi in modo consapevole a questa disciplina? In attesa di saperne di più in occasione del seminario in calendario il prossimo 11 marzo alla Residenza Vittoria di Brescia di Korian Italia, durante uno degli appuntamenti del ciclo “I lunedi della salute”,  Tarcisio Prandelli, omeopata e fitoterapeuta, ne spiega i “pro” e i “contro” e, soprattutto, i vero e falso più importanti che ruotano intorno a questo tipo di medicina.

L’omeopatia è una medicina alternativa: Vero/Falso. L’omeopatia è una medicina complementare, ossia elemento di un insieme, che diventa fondamento per la cura di una persona. Quindi la Medicina Omeopatica può essere complemento della Medicina Ufficiale per ottenere il miglior risultato verso la salute. La metodologia omeopatica, che viene anche riconosciuta come Medicina non Convenzionale, si basa sul principio del “simile cura simile” (similia similibus curentur), ovvero l’ utilizzo terapeutico di un Rimedio che suscita sintomi simili a quelli da guarire, provocando in tal modo una “reazione”  guaritrice. L’ Omeopatia  a seconda dello stato patologico della persona può essere  scelta come medicina completare, ma può  essere anche unica cura, quindi efficace alternativa  ad altre terapie.

In primo piano il malato, non la malattia: Vero. L’omeopatia indaga in modo approfondito tutti gli elementi che hanno consentito l’insorgenza della malattia mettendo al centro le peculiarità del soggetto, nella sua unicità e complessità. Obiettivo di questa forma di medicina è innanzitutto  favorire il recupero dell’equilibrio psico-fisico ottimale della persona, ossia riattivare l’ Energia che permette di contrastare i sintomi della  malattia specifica.

Semaforo rosso per caffè, menta: Falso. I Rimedi omeopatici vanno assunti per via sublinguale e lontano dai pasti per evitare interferenze  con forti sapori di alcune sostanze. Alcune sostanze specifiche contrastano l’azione di alcuni particolari rimedi. La cura omeopatica non prescinde dall’importanza di un corretto stile di vita.

I rimedi omeopatici sono “acqua fresca”: Falso. In netto contrasto con i farmaci classici, i rimedi omeopatici utilizzano gli elementi della natura (vegetali, minerali, animali), ma in modo diluito e dinamizzato. Questo processo, standardizzato secondo una Farmacopea Ufficiale, non implica una minore efficacia dei prodotti omeopatici ed evita effetti collaterali. Ovviamente più la patologia è cronica, o le cause determinanti rimangono attive, si richiede un’assunzione del Rimedio o dei Rimedi per un più lungo periodo.

Omeopatia e Fitoterapia sono pratiche diverse: Vero. A differenza dell’ Omeopatia, la Fitoterapia utilizza solo Piante Medicinali la cui efficacia si base sulla presenza di principi attivi chimici che possono manifestare effetti collaterali, soprattutto in situazioni patologiche importanti, che pertanto devono essere gestite dal medico. Talvolta l’ Omeopatia e la Fitoterapia sono un ottimo complemento terapeutico.

 È efficace solo nella cura delle malattie meno gravi: Falso. Molte delle critiche che circolano sull’omeopatia si basano sul fatto che questa medicina di supporto a quella tradizionale è un valido rimedio solo nel trattamento di malattie ricorrenti, che tenderebbero  comunque a risolversi da sole, come raffreddore, emorroidi, gastrite, allergie e molte altre ancora. L’esperienza clinica e numerosi studi attuati dimostrano invece l’efficacia in molte patologie croniche importanti. Non è un caso che secondo i dati Eurispes 2019 l’ Omeopatia è la seconda medicina più diffusa al mondo con 600 milioni di utilizzatori.

Per saperne di più, l’incontro è in programma: Lunedì 11 marzo 2019 alle ore 17 e 30 alla Residenza Vittoria, in Via Calatafimi 1 a Brescia. L’evento è aperto al pubblico e a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

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